Raoul Casadei, il re del liscio, è morto ad 83 anni lo scorso sabato a Cesena dove era ricoverato dopo aver contratto il Covid-19. Non ci saranno funerali, non solo per volere delle restrizioni, nel rispetto della volontà di Casadei che ha sempre chiesto di essere ricordato ballando.
Raoul Casadei, nasce a Gatteo il 15 agosto del 1937, e dopo essersi diplomato alle magistrali insegna per circa diciassette anni. Appassionato di musica sin dall’età di sedici anni, dopo che lo zio Aurelio Casadei, detto Secondo,direttore d’orchestra di liscio gli regalò una chitarra.
Alla fine degli anni ‘50 Raoul Casadei decise di partecipare agli spettacoli dell’orchestra che venne rinominata “Orchestra Secondo e Raoul Casadei”. A partire dagli anni ‘60 l’orchestra Casadei diffuse il liscio romagnolo in tutta italia e dopo la morte dello zio Secondo Raoul Casadei prese in mano la direzione dell’orchestra. L’obiettivo era quello di rendere famoso in tutto il mondo il liscio raccontando i valori della sua terra: amore, famiglia e amicizia.
In effetti il “boom del liscio” arrivò negli anni ‘70, quando si formarono numerose orchestre e si riempirono le scuole da ballo. Proprio durante quegli anni Raoul Casadei scrisse uno dei maggiori successi “Ciao mare”, partecipò al Festivalbar, a Sanremo e a Un disco per l’Estate. Il Re del liscio fu anche protagonista di alcuni spot pubblicitari per Barilla e Biancosarti. Nel 1980 si ritirò dal palcoscenico e continuò a gestire l’orchestra da dietro le quinte. Nel 2001 il figlio Mirko prende in mano le redini dell’orchestra, la rinomina “Beach band” e riesce ad avvicinarla alle nuove generazioni.
Il re del liscio, Raoul Casadei, si è spento sabato 13 marzo all’ospedale Bufalini di Cesena dopo essere stato ricoverato qualche giorno prima a causa della Covid-19. Non ci saranno funerali, come ha sempre richiesto Casadei, ma verrà ricordato con il ballo.