Astrazeneca Vaccino Covid: stop “precauzionale” in attesa dei dati Ema

Pubblicato il 16 Marzo 2021 alle 10:25 Autore: Guglielmo Sano
Astrazeneca Vaccino Covid: stop “precauzionale” in attesa dei dati Ema

Astrazeneca Vaccino Covid: stop “precauzionale” in attesa dei dati Ema

L’Aifa, l’autorità italiana che monitora la sicurezza dei farmaci, ha deciso di sospendere le somministrazioni del vaccino Covid Astrazeneca a seguito di diverse segnalazioni di effetti collaterali gravi. Lo “sblocco” potrebbe arrivare già giovedì quando dovrebbero arrivare dei chiarimenti da parte dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco.

Blocco Astrazeneca: l’Italia si allinea ad altri paesi Ue

Ieri, lunedì 15 marzo 2021, l’Aifa – l’Agenzia italiana del Farmaco – ha deciso di bloccare le somministrazioni del vaccino Covid Astrazeneca. Nelle scorse settimane si sono accumulate diverse segnalazioni di effetti collaterali gravi in giro per l’Europa.

Il sospetto è che il composto possa aver contribuito all’insorgenza di problemi circolatori e, nello specifico, di trombosi ed embolie in alcuni soggetti, portandoli alla morte in taluni casi. L’Aifa pochi giorni fa aveva già disposto il blocco di un lotto Astrazeneca: lo stop totale dell’utilizzo del vaccino dell’azienda britannica è arrivato dopo un’analoga decisione di alcuni paesi Ue, tra cui Spagna, Francia e Germania.

Uno stop “precauzionale” in attesa dei dati Ema

Il blocco del vaccino Covid Astrazeneca è stato definito “precauzionale”: insomma, la correlazione tra utilizzo del composto e insorgenza di problemi cardiocircolatori gravi non solo non è dimostrata ma è tutta da dimostrare. L’Ema, l’Autority europea per il farmaco, da parte sua ha comunicato di star indagando approfonditamente.

Tuttavia, ha già fatto capire come, almeno stando ai dati in suo possesso, le morti seguite alla somministrazione del composto Astrazeneca risultano in linea con quelle che avvengono normalmente per problemi cardiocircolatori. Sulla stessa linea l’azienda brittanica afferma che sui circa 17 milioni di somministrazioni finora effettuate sono 40 i casi di trombosi di cui si ha notizia: insomma, la stessa media di casi che si riscontra di solito, in pratica, prima dell’inizio della somministrazione del vaccino.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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