Super multa Telepass pari a 2 milioni di euro: l’Agcm spiega perchè
Super multa Telepass pari a 2 milioni di euro: l’Agcm spiega perchè
Brutte notizie per Telepass e Telepass Broker. Infatti l’Autorità Garante della Concorrenza e Mercato ha appena sanzionato le due società per pratiche commerciali ingannevoli nell’attivita’ di distribuzione di polizze assicurative Rc Auto attraverso l’app di proprietà, nei confronti dei clienti titolari degli abbonamenti Telepass Family e Telepass Viacard. Le due societa’, multate con una super multa telepass pari a 2 milioni di euro, avrebbero infatti agito oltre il consentito dalla legge, condividendo informazioni private sui propri utenti con altre società e intermediari di assicurazione, con le quali avevano peraltro stretto degli accordi contrattuali di distribuzione di polizza. Il punto è che tutto ciò è avvenuto senza aver opportunamente informato i privati sulla raccolta e sulle modalità d’uso dei dati personali, anche a fini commerciali. Vediamo dunque più nel dettaglio come sono andate le cose.
Super multa telepass: nel mirino pratiche ingannevoli per scopi commerciali
Le due società citate si sono in pratica rese responsabili di aver usato impropriamente i dati dei clienti, per trarne un indebito profitto. Come accennato, Telepass ha agito adottando una pratica commerciale ingannevole in materia di polizze assicurative Rc auto, distribuite via app a favore dei titolari degli abbonamenti Telepass Family e Telepass Viacard. Per l’Autorità, chi è stato multato con la super multa telepass non ha infatti dato tutte le informazioni necessarie sul trattamento dei dati personali degli utenti e sulle modalità e sui criteri di selezione dei preventivi.
In particolare, le due società Telepass e Telepass Broker sono state segnalate al Garante Antitrust dall’Anapa, ossia l’Associazione nazionale degli agenti professionisti di assicurazione, giacchè avrebbero condiviso arbitrariamente le informazioni degli utenti con compagnie e intermediari di assicurazione, dando luogo a contratti di distribuzione delle polizze. Il tutto, dunque, non alla luce del sole, lasciando i clienti ignari di ciò che stava succedendo.
I motivi dell’uso illecito dei dati
L’Antitrust ha fatto notare, a giustificazione della super multa telepass emessa, che non erano neppure state fornite informazioni sui criteri e sui parametri utilizzati per la selezione del preventivo proposto. Per questa via, i consumatori si sono trovati – senza alcuna loro corresponsabilità – in mezzo alla nebbia, incapaci di fare una scelta consapevole e soprattutto corrispondente davvero ai propri interessi.
Infatti, nella sezione del servizio messo a punto da Telepass, la società stessa si limitava a sottolineare la semplicità, la rapidità e la convenienza economica di fare un preventivo per l’assicurazione automobilistica, servendosi dell’app o del sito web, ma non chiariva che i dati erano raccolti e usati per finalità commerciali diverse ed appunto oscure ai clienti stessi. Non deve stupire, dunque, che i clienti di Telepass e Telepass Broker non abbiano ricevuto una specifica informativa sulla reale rappresentatività dei soggetti fornitori delle polizze. Anzi le due società si erano limitate a indicare sull’app e sul sito web i loghi dei partner, ma senza spiegare che alcuni erano esclusivamente intermediari, i quali che agivano in veste di agenti mandatari per compagnie terze.
Telepass valuta il ricorso contro la multa
Ecco perchè trova fondamento la sanzione amministrativa pecuniaria, già citata all’inizio. Detta super multa telepass, pari a circa 2 milioni di euro, è stata recentemente irrogata nei confronti delle due società Telepass e Telepass Broker. D’altronde, non poteva esservi esito differente, se teniamo conto che i responsabili hanno agito al di là del consentito, mettendo in atto manovre commerciali scorrette sulle assicurazioni Rc Auto, anche a seguito delle valutazioni rese dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e dall’Istituto per la Vigilanza nelle Assicurazioni. La consistente sanzione, tra l’altro, dovrà essere pagata in tempi relativamente brevi, ossia entro il termine di 30 giorni dalla notifica del provvedimento, emanato lo scorso 18 marzo.
Tuttavia, Telepass ha fatto sapere che si riserva di considerare l‘ipotesi ricorso contro le decisioni dell’Antitrust, dopo aver approfondito la tesi che ha fondato il provvedimento sanzionatorio. Anzi, il gruppo in una recente nota ha fatto notare che ha: “preso atto delle contestazioni dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato nei confronti di due delle sue Società, inerenti la vendita di polizze rc auto attraverso canali diretti digitali” e “ribadisce il suo impegno a semplificare la vita delle persone in mobilità attraverso l’innovazione di prodotto e tecnologica“. Staremo a vedere quali saranno i prossimi sviluppi della vicenda.
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