Rifiuto Vaccino: si finisce in fondo alla lista. Cosa si sa al momento
Rifiuto vaccino: dopo l’ok dell’Ema alla ripresa dell’utilizzo del composto Astrazeneca, bisogna ricostruire la fiducia della popolazione cui dovrà essere somministrato. Nel frattempo, però, si prospetta l’ipotesi di mettere in fondo alla lista chi non si presenta all’appuntamento con la prima dose.
“Caso Astrazeneca” porterà a molte cancellazioni?
Rifiuto vaccino: il composto Astrazeneca è finito sotto la lente d’ingrandimento dell’Ema, l’autorità per il farmaco europea, per un presunto legame con l’insorgenza di problemi circolatori e, in particolare, di trombosi. Indagini approfondite da parte dell’Autority si sono rese, di fatto, necessarie dopo il blocco “precauzionale” delle somministrazioni attuato da molti paesi Ue, Italia compresa.
Oggi, venerdì 19 marzo 2021, il vaccino Astrazeneca tornerà ad essere somministrato anche in Italia: l’Ema ha affermato come sia difficile ipotizzare un “nesso causale” tra vaccinazione ed effetti collaterali gravi. Pur convenendo sul fatto che ogni approfondimento sulla sicurezza dei farmaci sia benvenuto, molti esperti negli ultimi giorni hanno rilevato come lo stop sia stato determinato più che altro da un certo “allarmismo”: ora, nonostante il via libera dell’Ema prometta di spazzare dal tavolo dai timori, è chiaro che il caso “Astrazeneca” potrebbe avere diverse ripercussioni e, in primo luogo, la disdetta di molte prenotazioni.
Rifiuto vaccino: si finisce in fondo alla lista?
Rifiuto vaccino: gli scienziati chiedono alle autorità politiche di dare un segnale alla popolazione, di inaugurare un’«operazione fiducia» che rassereni gli animi e prevenga la diserzione di massa ai punti vaccinali. D’altra parte, il composto Astrazeneca è da considerarsi “sicuro” e, probabilmente, lo era anche prima dell’indagine Ema. Per questo molte regioni potrebbero presto prevedere un meccanismo per cui chi non si presenta all’appuntamento già prenotato o chi non prenota prima della scadenza fissata per terminare le somministrazioni alla propria categoria di appartenenza, in pratica, finirà in fondo alla lista degli aventi diritto. Sostanzialmente, “rifiutare” Astrazeneca potrebbe comportare l’accesso alla vaccinazione solo quando tutti le categorie più “a rischio” saranno state coperte, dunque, un’attesa di vari mesi.
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