Il 22 marzo ricorre la giornata mondiale dell’acqua, un bene comune dal valore incommensurabile che spesso dimentichiamo.
Ogni 22 marzo si celebra la giornata mondiale dell’acqua. Le Nazioni Unite lanciano un appello per celebrare la giornata dedicata alla tutela dell’acqua, un bene comune dal valore incommensurabile che spesso dimentichiamo e diamo per scontato. L’obiettivo del World Water Day, o della giornata mondiale dell’acqua, è proprio quello di celebrare questo bene comune e di richiamare l’attenzione sulla crisi idrica globale cercando di sensibilizzare la popolazione in vista del raggiungimento di uno dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile: acqua e servizi igienico- sanitari per tutti.
I punti dell’agenda 2030 da ricordare nella giornata mondiale dell’acqua
Alcuni dei punti fissati entro il 2030: conseguire l’accesso universale ed equo all’acqua potabile sicura e alla portata di tutti; raggiungere un adeguato ed equo accesso ai servizi igienico sanitari e di igiene per tutti ed eliminare la defecazione all’aperto, con particolare attenzione ai bisogni delle donne e delle; migliorare la qualità dell’acqua riducendo l’inquinamento, eliminando le pratiche di scarico non controllato e riducendo al minimo il rilascio di sostanze chimiche e materiali pericolosi, dimezzare la percentuale di acque reflue non trattate e aumentare sostanzialmente il riciclaggio e il riutilizzo sicuro a livello globale.
Alcuni dei target dell’agenda 2030, sottoscritta dai paesi delle Nazioni Unite, per lo sviluppo sostenibile. Il tema della giornata mondiale dell’acqua di questo anno è : valorizzare l’acqua. Il valore dell’acqua, che va inteso come il beneficio che questa può portare alla persona, come la salute, l’igiene, la felicità o un valore economico, ad esempio la produttività che deriva dal corretto utilizzo dell’acqua.
Non è una scelta casuale quella di festeggiare il valore nell’occasione della giornata mondiale dell’acqua, sono ancora tanti – forse troppi – i paesi nel mondo dove manca ancora l’accesso all’acqua. In Italia, invece, secondo i dati Ipsos solo un italiano su quattro ha dichiarato di aver prestato attenzione ai consumi dell’acqua.