Colori regioni: chi rischia la zona rossa e chi torna in zona arancione

Colori regioni: l’Italia si appresta a passare Pasqua in zona rossa, fascia di rischio più alta già nei prossimi giorni per diversi territori

Colori regioni: chi rischia la zona rossa e chi torna in zona arancione

Colori regioni: chi rischia la zona rossa e chi torna in zona arancione

Colori regioni: mentre tutta Italia si appresta a passare le festività pasquali (3, 4 e 5 aprile) in zona rossa, aumentano i territori in transito verso la fascia di rischio più alta già nei prossimi giorni. In pratica, solo una regione può ambire al ritorno in zona arancione in tempi brevi.

Colori regioni: chi rischia di entrare in zona rossa

Colori regioni: molto presto anche la Toscana potrebbe entrare in zona rossa. Nella fascia di rischio epidemiologico più alta già si trovano: Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Campania, Puglia, Marche e Provincia di Trento. Rischiano però anche Valle D’Aosta e Calabria guardando i dati più recenti sull’epidemia. Infatti, Toscana e Valle D’Aosta si muovono attorno alla soglia dei 250 casi ogni 100mila abitanti su base settimanale, uno dei criteri principali con cui si determina l’imposizione dell’irrigidimento delle restrizioni anti-contagio, mentre in Calabria si monitora attentamente l’andamento dell’indice Rt, ormai prossimo al valore di guardia fissato a 1.25.

Solo una regione verso la zona arancione

Colore regioni: se Toscana, Valle D’Aosta e Calabria sembrano destinate a passare in zona rossa, sono poche le speranze di “promozione” per il resto d’Italia che si trova nella fascia di rischio più alta. In pratica, Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Campania, Puglia, Marche e Provincia di Trento dovrebbero restare rosse fino a domenica 11 aprile. In tutti i casi preoccupa l’incidenza del contagio, appunto, ferma a quota 250 nuovi positivi su 100mila abitanti su base settimanale. Solo il Lazio spera nella zona arancione a partire dal 29 marzo: la regione si trova in lockdown da due settimane ma i dati relativi all’epidemia sono in miglioramento da ormai una, per esempio, l’incidenza dei casi è ben sotto i 250 su 100mila e l’indice Rt, a meno di sorprese dell’ultimo minuto, pare sotto controllo.

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