Contributi a fondo perduto: ecco i moduli online. Domande dal 30 marzo
Contributi a fondo perduto: ecco i moduli online. Domande dal 30 marzo
Dal giorno martedì 30 marzo 2021, gli interessati e possessori di partita Iva potranno avvalersi dei moduli online per fare domanda ed ottenere così i contributi a fondo perduto, nella sussistenza dei requisiti richiesti. Fonte normativa di riferimento è l’art. 1 del decreto Sostegni. Ma utili sono anche le istruzioni e regole di dettaglio, incluse nel provvedimento attuativo del decreto Sostegni, sottoscritto dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, e ultimate nel giorno stesso di entrata in vigore del primo maxi provvedimento economico del Governo Draghi.
Vediamo allora più nel dettaglio tutto ciò che c’è da sapere sui moduli online per i contributi a fondo perduto.
Contributi a fondo perduto: i tempi entro cui fare domanda
Come accennato, già in questi giorni sono disponibili sul web i moduli online e le istruzioni per accedere ai contributi a fondo perduto, di cui al dl Sostegni, che ha ricevuto pubblicazione in GU il giorno 22 marzo.
Fruitori degli aiuti economici sono imprese e professionisti, penalizzati dalle conseguenze economiche della pandemia. Sul piano delle tempistiche, sarà possibile effettuare la domanda in oggetto tra qualche giorno, ossia a partire dal 30 marzo e fino al 28 maggio. Le istanze andranno inviate servendosi dei citati moduli online: destinataria sarà ovviamente l’Agenzia delle Entrate. Per le operazioni, i privati cittadini potranno avvalersi anche di intermediari, come ad es. i CAF. Di riferimento saranno i canali telematici dell’Amministrazione Finanziaria o la piattaforma internet, progettata dal partner tecnologico Sogei, fruibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia.
Contributi a fondo perduto: l’accredito e i requisiti per ottenerlo
Inoltre, l’orario di apertura del canale sarà reso noto dall’Agenzia delle Entrate a breve, sul suo sito web istituzionale, con una comunicazione ad hoc. Ricordiamo altresì che il contributo sarà immesso direttamente sul c/c indicato nella domanda online o, come opzione irrevocabile del contribuente avente diritto, potrà essere sfruttato come credito d’imposta in compensazione.
Per poter aver diritto ai contributi a fondo perduto disposti dal Governo, come misura di sostegno a lavoratori ed imprese, duramente colpiti dalla crisi economica da pandemia, gli interessati devono possedere due specifici requisiti:
- perdite di fatturato dimostrabili, tra il 2019 e il 2020, corrispondenti ad almeno il 30%, calcolato sul valore medio mensile;
- ricavi annui fino a 10 milioni di euro, pertanto viene meno l’anteriore limite dei 5 milioni di euro.
Ma è prevista una eccezione, che ora vedremo.
Contributi previsti anche senza calo di fatturato: quando?
Con il dl Sostegni viene dunque confermata e rinnovata la misura già prevista all’inizio dell’emergenza sanitaria. Come detto, in linea generale, soltanto chi ha registrato un oggettiva ed attestabile diminuzione del fatturato potrà contare sulle somme stanziate grazie allo scostamento di bilancio, da un minimo di 1.000 e 2.000 euro fino a un massimo di 150.000 euro.
Ma attenzione: detti contributi a fondo perduto potranno essere incassati anche senza diminuzione di fatturato: infatti, il nuovo meccanismo di accesso al sostegno ribadisce la via preferenziale per tutti i soggetti che hanno aperto la partita IVA dal primo gennaio 2019. In buona sostanza, ecco l’eccezione che conferma la regola: chi ha attivato una partita IVA a partire dalla data appena citata, infatti, matura il diritto a ricevere gli aiuti anche senza rispettare il requisito del fatturato. Nel testo normativo si può leggere che: “Il contributo a fondo perduto spetta a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 sia inferiore almeno del 30 per cento rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019. Al fine di determinare correttamente i predetti importi, si fa riferimento alla data di effettuazione dell’operazione di cessione di beni o di prestazione dei servizi. Ai soggetti che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2019 il contributo spetta anche in assenza dei requisiti di cui al presente comma”.
Pertanto, permane il doppio canale di accesso ai contributi a fondo perduto: calo di fatturato per tutti i titolari di “partita IVA, residenti o stabiliti nel territorio dello Stato, che svolgono attività d’impresa, arte o professione o producono reddito agrario”; senza diminuzione di fatturato per le p. Iva aperte dal primo giorno di gennaio 2019.
Come fare domanda online per il contributo?
Da rimarcare altresì che i contributi a fondo perduto in oggetto, come già i precedenti bonus, sono esclusi da tassazione sia in relazione alle imposte sui redditi sia per l’Irap. A questo punto, però, occorre ricapitolare i passi da compiere per effettuare la richiesta di assegnazione.
Ebbene, il nuovo bonus – come accennato sopra – potrà essere ottenuto, attraverso la compilazione dei moduli online già predisposti, a partire dal 30 marzo 2021 e non oltre il 28 maggio 2021, soltanto via web. Il contribuente interessato potrà ovviamente avvalersi dell’assistenza degli intermediari, che ha già delegato per il suo cassetto fiscale o per il servizio di consultazione delle fatture elettroniche. Inoltre, sarà possibile effettuare l’accesso alla procedura con le credenziali Spid, Carta d’Identità Elettronica (CIE) e o Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o tramite Entratel dell’Agenzia delle Entrate.
Per ciascuna domanda online, il sistema informatico dell’Agenzia svolgerà dei controlli ad hoc e, di seguito, rilascerà delle ricevute alla persona che ha spedito l’istanza. In ipotesi di esito positivo, l’Amministrazione finanziaria informerà dell’avvenuto mandato di pagamento del contributo (oppure il riconoscimento del credito d’imposta, se prescelto) nella area dedicata e riservata, nel portale “Fatture e Corrispettivi” – sezione “Contributo a fondo perduto – Consultazione esito”. Detta area è e sarà accessibile soltanto a colui che fa domanda o al suo intermediario delegato.
Per ulteriori approfondimenti sul tema dei nuovi contributi a fondo perduto, rimandiamo ad un nostro recente articolo.
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