Vaccino Covid: i paesi Ue continuano a litigare su esportazioni e distribuzione
Vaccino Covid: i paesi Ue continuano a litigare su esportazioni e distribuzione
Vaccino Covid: ieri, giovedì 25 marzo 2021, i leader dei paesi Ue si sono confrontati sulle questioni più pressanti della campagna vaccinale durante una riunione del Consiglio Europeo. Nessuna decisione, di fatto, è stata presa: sono emersi diversi malumori su distribuzione ed esportazioni.
Vaccino Covid: il problema della ridistribuzione
A mostrare una particolare insofferenza verso le scelte di Bruxelles negli ultimi tempi è stato il Cancelliere austriaco Sebastian Kurz. Quest’ultimo è tornato a ribadire anche ieri la necessità di nuovi criteri per la distribuzione del Vaccino Covid. In questo momento, sostanzialmente, il parametro principale è la popolazione degli stati membri: un fattore che penalizzerebbe – in teoria – i paesi più piccoli, come l’Austria.
La riunione si è conclusa rinviando ogni scelta sulla ridistribuzione dei 10 milioni di dosi Pfizer in arrivo per l’Ue al prossimo incontro del Coreper, l’organo che riunisce i rappresentanti permanenti dei paesi dell’Ue presso le istituzioni europee. D’altra parte, non sembra che l’attuale meccanismo verrà abbandonato, nonostante le difficoltà nel condurre la campagna vaccinale che alcuni paesi orientali e baltici stanno affrontando, soprattutto, perché si sono affidati per lo più ad Astrazeneca.
Bloccare le esportazioni extra Ue?
Altra questione di cui hanno discusso i leader Ue le nuove e più rigide regole varate dalla Commissione Ue rispetto alle esportazioni di vaccino Covid. Anche qui, però, sono emerse delle divisioni con chi (come il Belgio, l’Olanda e la Svezia) teme danni alla propria industria farmaceutica e logistica e chi, invece, punta a un controllo stringente sulle dosi in uscita (Francia ma anche l’Italia).
Addirittura, il Presidente francese Macron ha avanzato la proposta di bloccare del tutto le esportazioni di dosi finché le case farmaceutiche non avranno rispettato i contratti presi con l’Unione. Dal primo dicembre sono partite dal territorio europeo 77 milioni di dosi verso paese al di fuori dall’Ue mentre 88 milioni di dosi sono state distribuite tra i membri della Comunità dei 27.
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