Sondaggio Demopolis: l’opinione degli italiani sulla Dad
Sondaggio Demopolis: l’opinione degli italiani sulla Dad
L’Istituto Demopolis ha condotto per l’impresa sociale Con i Bambini un sondaggio sulla percezione degli italiani rispetto alla didattica a distanza. Ad un anno dalla sua adozione causa pandemia, il 54% degli italiani giudica negativamente l’esperienza della Dad nelle scuole italiane. Il 30% riserva invece un giudizio positivo verso la Dad. Il dato sale al 34% tra i genitori di figli in età scolare e raggiunge il 48% tra i docenti. Pochi gli aspetti positivi della Dad evidenziati dai genitori degli studenti italiani: uno riguarda la maggior autonomia appresa dai ragazzi nell’uso delle tecnologie (57%). Gli altri dati sono per lo più negativi: per il 48% la Dad non ha una durata congrua come l’orario scolastico tradizionale mentre per il 51% non garantisce un accesso adeguato agli studenti. Tra i problemi rimasti irrisolti nella didattica a distanza, i genitori indicano la distrazione dei ragazzi durante le lezioni (73%), la sottovalutazione delle condizioni straordinarie di vita e della situazione emotiva dei ragazzi (63%), la scarsa dotazione tecnologica delle famiglie in materia di dispositivi e connessione (51%) e le disuguaglianze nelle possibilità di accesso alla Dad (50%). Sul banco degli imputati finisce anche il carico di lavoro sulla Dad: per il 61% di chi ha figli alle elementari l’impegno richiesto alle famiglie è eccessivo, il dato scende al 45% tra chi ha figli alle medie e al 28% tra chi ha figli alle superiori.
Sondaggio Demopolis: il costo sociale della chiusura delle scuole
“L’indagine – spiega il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – conferma il costo sociale ed evolutivo imposto dall’emergenza e dalla chiusura prolungata delle scuole su bambini e ragazzi, con effetti consistenti sull’incremento delle disuguaglianze e della povertà educativa tra i minori nel nostro Paese. Nell’anno del Covid, un vastissimo orizzonte di normalità relazionale, di dinamiche sociali, di occasioni di apprendimento è stato precluso ai minori. L’83% dei genitori testimonia come l’aspetto maggiormente negativo nella didattica a distanza, per bambini e ragazzi, sia stata l’assenza di relazioni con i compagni”.
“In quest’ultimo anno la didattica a distanza ha tenuto in piedi un’idea di scuola seppur con molte difficoltà per famiglie, ragazzi e insegnanti – commenta Marco Rossi-Doria, vicepresidente di Con i Bambini – Come emerge chiaramente dall’indagine, oltre ai deficit di accesso e inclusività, una preoccupazione diffusa riguarda il contesto emotivo e relazionale di bambini e ragazzi. Dobbiamo recuperare la dimensione affettiva e di socialità perché l’esperienza vissuta con grande responsabilità da bambini e ragazzi è pari solo a quella dei loro bisnonni. Non può essere però solo un compito della scuola, in generale l’educazione dei minori è una responsabilità di tutta la comunità. Ed è una consapevolezza che, come conferma il sondaggio, cresce rapidamente nel Paese. Occorre implementare e consolidare patti educativi, alleanze nel tempo tra scuola, famiglie, civismo educativo e istituzioni locali, per uscire da questa crisi ma soprattutto per costruire una società più equa, matura e responsabile”.
Recentemente il ministro dell’Istruzione Bianchi ha proposto l’apertura dele scuole in estate per venire incontro alle famiglie. Al 60% dei genitori intervistati l’idea non dispiace. La percentale sale al 70% tra gli italiani in generale.
Sondaggio Demopolis: nota metodologica
L’indagine è stata condotta dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, per l’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, su un campione demoscopico stratificato di 2.004 intervistati, statisticamente rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne.
Il sondaggio è stato realizzato con modalità integrate cawi-cati-cami dal 23 al 26 marzo 2021. L’Istituto Demopolis ha analizzato, accanto alla popolazione italiana nel suo complesso, anche alcuni target particolarmente significativi con rilevazioni mirate su campioni ragionati di genitori con figli minorenni, insegnanti, rappresentanti del Terzo Settore. Supervisione della rilevazione di Marco E. Tabacchi.
Coordinamento dell’indagine a cura del direttore di Demopolis Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone.
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