Giovedì Santo di cosa si tratta e perché si celebra oggi
Il giovedì santo ha una ricorrenza mobile in quanto è collegato alla Domenica di Pasqua, essendo il giovedì precedente a quest’ultima; inoltre la Pasqua non cade nella stessa data per la Chiesa Ortodossa e la Chiesa Cattolica.
Nella Chiesa Cattolica il Giovedì Santo si ricorda; l’istituzione dell’eucarestia, o comunione, ovvero il sacramento istituito da Gesù durante l’ultima cena – il termine deriva dal greco εὐχαριστία, ringraziamento – rendimento di grazie –; l’ordine sacro, cioè l’insieme degli uffizi ecclesiastici di diacono, presbitero e vescovo; e infine la consegna ai discepoli del comandamento dell’amore, chiamato anche grande comandamento. Per questo motivo il giovedì santo viene celebrata la Giornata sacerdotale.
Da cosa è caratterizzato il giovedì santo?
il Giovedì santo è caratterizzato soprattutto dalla messa nella cena del Signore e nella forma ordinaria questo giorno è diviso tra tempo di Quaresima e il Triduo Pasquale – il tempo centrale dell’anno liturgico, che celebra il Mistero pasquale di Gesù – infatti è l’ultimo giorno di quaresima e il primo giorno del Triduo Pasquale.
Dal punto di vista liturgico quella del Triduo Pasquale, che inizia proprio con il giovedì santo, è un’unica celebrazione infatti nella messa in Coena Domini non c’è congedo, ma la messa si scioglie in silenzio; il venerdì santo la celebrazione inizia nel silenzio, senza alcun rito di introduzione e termina senza benedizione e senza congedo, nuovamente in silenzio; infine la veglia pasquale inizia con il lucernario senza saluto e senza segno della croce, solo alla fine della Veglia si trova la benedizione finale e il congedo.
Il giorno del giovedì santo, ossia oggi 1 aprile 2021, è riservato al sacro crisma, ossia la cerimonia con cui il vescovo consacra l’olio benedetto da utilizzare per tutto l’anno successivo per i sacramenti del Battesimo, della Cresima e dell’Ordine Sacro.