Concorsi pubblici 2021: con il nuovo decreto covid prove semplificate

Pubblicato il 1 Aprile 2021 alle 11:36 Autore: Claudio Garau
penna tra le mani e appunti sulla scrivania

Concorsi pubblici 2021: con il nuovo decreto covid prove semplificate

I concorsi pubblici 2021 dovevano rappresentare uno dei punti chiave del nuovo decreto covid, e così è stato. Infatti, nella giornata di ieri, a seguito della riunione nel Consiglio dei Ministri, si è registrato l’ok al nuovo provvedimento del Governo che dispone, tra l’altro, misure ad hoc per sbloccare finalmente i concorsi pubblici, il cui svolgimento – come ben noto – è stato rallentato dalle conseguenze della pandemia anche nel nostro Paese.

Il nuovo decreto entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Passo successivo sarà il vaglio delle Camere per la canonica conversione in legge.

Pertanto, ora sappiamo che a partire dal 3 maggio è possibile sostenere le prove concorsuali in presenza, ma sempre nel rispetto delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico (CTS). Vediamo allora più nel dettaglio quali sono le ultime novità in tema di selezioni per l’accesso ai posti del pubblico impiego. Facciamo chiarezza.

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Concorsi pubblici 2021: essenziali procedure rapide e semplificate

La finalità insita nelle nuove regole sui concorsi pubblici 2021 in tempo di covid, è quella di migliorare le modalità di svolgimento delle prove, anche in rapporto alle esigenze di tipo sanitario. Ma non solo. Come ha detto il ministro per la PA, Renato Brunetta: “Abbiamo trovato la strada, il percorso per fare tutti i concorsi e farli magari anche meglio del passato, basta ai concorsi con carta e penna“. E’ stato decisivo il confronto con il CTS, svoltosi per “ridare la speranza a decine di migliaia, se non centinaia di migliaia, di giovani che attraverso un concorso possono entrare nella Pa“.

Possiamo riassumere le principali novità in tema di concorsi pubblici 2021, contenute nel nuovo decreto covid, secondo le indicazioni che seguono:

  • sedi decentrate sparse per la penisola;
  • selezioni in via informatica e digitale, anche in presenza;
  • prova orale in videoconferenza;
  • una sola prova scritta e una prova orale per i concorsi per posti di personale non dirigenziale;
  • fase preselettiva attraverso valutazione dei titoli e delle esperienze lavorative pregresse;
  • se necessario anche non contestualità per impedire assembramenti di candidati;
  • commissioni esaminatrici eventualmente suddivise in sottocommissioni (numero commissari variabile).

E’ interessante notare che le novità di cui alla bozza di provvedimento sono valevoli sia per i concorsi pubblici 2021 pubblicati dopo il decreto legge covid, sia per quelli anteriori. Dette novità valgono anche per le ipotesi di corso-concorso. Ma attenzione: quanto sopra appena riportato, non si applica ai concorsi per il personale in regime di diritto pubblico (ossia forze armate, diplomatici, professori universitari e ricercatori, magistrati, carriera prefettizia, avvocati e procuratori dello Stato).

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Le linee guida del CTS saranno valevoli da inizio maggio

Oltre alle linee guida appena citate, che spingono ad una riformulazione complessiva dei concorsi pubblici 2021 secondo standard di semplificazione e velocizzazione, non possiamo non ricordare che, a partire dal 3 maggio 2021 sarà permesso lo svolgimento delle procedure selettive in presenza dei concorsi banditi dalle PA, ma sempre nel rispetto di linee guida approvate dal Comitato tecnico-scientifico. Ecco quali sono le più significative:

  • prove pratiche possibilmente in aree aperte;
  • concorsi in presenza da organizzare su base regionale o provinciale per limitare gli spostamenti dei candidati;
  • suddivisione degli orari di presentazione all’esame, per impedire assembramenti in prossimità e dentro il luogo dove si svolgerà la selezione;
  • misurazione della temperatura corporea prima di entrare nell’aula del concorso;
  • a ciascun candidato sarà garantito uno spazio di almeno 4,5 metri quadri e un distanziamento pari ad almeno 2,25 metri;
  • in sede d’esame indossare la mascherina Ffp2;
  • tampone rapido o molecolare da effettuare nelle 48 ore anteriori alla data del concorso;
  • coloro che abbiano sintomi riconducibili al coronavirus – ad es. tosse, perdita di olfatto e gusto, febbre ecc. – non possono recarsi sul luogo d’esame.

Concludendo, è da rimarcare che sono almeno 60 i grandi concorsi pubblici 2021 a livello nazionale che hanno ricevuto pubblicazione dal 2020 o di cui ci si attende comunque la pubblicazione entro quest’anno, e che sono dunque pronti a partire: più di 125mila posti pubblici che potranno essere finalmente assegnati. Ciò per favorire tra l’altro il necessario ricambio generazionale, ossia uno dei pilastri della riforma della PA che ha in mente Renato Brunetta.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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