Vaccino Covid: Astrazeneca ancora sotto controllo. La situazione in Europa
Vaccino Covid: Astrazeneca ancora sotto controllo. La situazione in Europa
Vaccino Covid Astrazeneca: non si spengono i riflettori sul composto anglo-svedese. Dopo lo stop alle somministrazioni deciso da diversi paesi europei, tra cui l’Italia, alcune settimane fa, arriva una nuova sospensione da parte dei Paesi Bassi. La situazione in Europa.
Vaccino Covid: Astrazeneca ancora sotto controllo
Somministrazione del Vaccino Covid Astrazeneca bloccata nei Paesi Bassi: nelle scorse settimane le somministrazioni del composto anglo svedese erano state bloccate in diversi paesi europei a seguito dell’insorgimento di alcuni casi “sospetti” di trombosi che avevano coinvolto dei soggetti vaccinati. Le somministrazioni sono poi riprese su raccomandazione dell’Ema, l’Agenzia europea per i farmaci, da cui si assicurava la sicurezza del prodotto Astrazeneca.
Ora, però, nuovo macigno sull’azienda: stavolta il blocco all’iniezione delle dosi arriva dai Paesi Bassi. Le autorità sanitarie olandesi hanno prima disposto l’utilizzo solo per alcune fasce d’età prima di ordinare lo stop totale: in teoria, la decisione è stata presa per evitare “sprechi” ma, nonostante l’appello dell’Ema, difficile che non pesino sulla scelta i timori sul legame con problematiche circolatori.
Stop in Olanda (forse anche in Germania?)
I Paesi Bassi al momento agiscono in modo isolato sullo stop al Vaccino Covid anglo svedese ma pare che anche la Germania stia valutando la possibilità di “scaricare” Astrazeneca. In terra teutonica, attualmente, il suo utilizzo è riservato più che altro a chi ha più di 60 anni (il medico curante ne può approvare l’utilizzo anche a soggetti under 60): pare che le autorità sanitarie di Berlino pensino a raccomandare per la seconda dose l’uso di un altro composto tra Pfizer e Moderna.
In tale contesto di “sfiducia”, si distingue la Gran Bretagna dove la campagna vaccinale continua spedita e proprio nel segno del Vaccino Covid Astrazeneca: le autorità sanitarie del Regno Unito continuano a raccomandare l’uso del composto ricordando che, senza abbassare la guardia sui controlli, si possono contare meno di una decina di casi di trombosi su oltre 18 milioni di dosi somministrate.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it