Sondaggi politici SWG, per il 76% degli italiani i rider non hanno uno stipendio dignitoso
Sondaggi politici SWG, per il 76% degli italiani i rider non hanno uno stipendio dignitoso
È nettissima l’opinione degli italiani sul fenomeno dei rider che traspare dagli ultimi sondaggi politici di SWG.
Della questione se ne è parlato ampiamente negli ultimi mesi. Se da un lato Just Eat ha deciso di sottoscrivere un accordo con i sindacati che prevede l’inquadramento dei rider come dipendenti a tempo indeterminato, per altre piattaforme il lavoro rimane autonomo, con le proteste che ne derivano da parte di chi vorrebbe una stabilizzazione e la concessione di uno stipendio fisso e chi difende tale modello sulla base del fatto che garantisce maggiore libertà per esempio agli studenti universitari che vogliono guadagnare qualcosa part time e anche maggiori guadagni di quelli che scaturirebbero da un rapporto standard.
Gli italiani però non sembrano pensarla come questi ultimi. Per il 76% semplicemente i rider non guadagnano uno stipendio dignitoso. Solo l’11% la pensa all’opposto.
Per il 72% sono obbligati a fare tutte le consegne. Per i due terzi si tratta di persone che devono vivere di questo lavoro e non lo usano solo per arrotondare, e sono infelici in questa mansione, ricevendo tra l’altro poche mance
Non stupisce che quindi secondo gli stessi sondaggi politici la grande maggioranza, il 77%, pensa debbano passare a ricevere un fisso mensile con una parte variabile. Di questi il 32% pensa che il variabile debba essere prevalente, mentre per il 45% dovrebbe essere più alto il fisso.
Il 13% vuole solo il fisso e solamente per il 5% i rider dovrebbero ricevere una paga legata solo al numero e alla tipologia di consegne effettuate.
Sondaggi politici SWG, se però i rider vanno in sciopero solo il 47% si astiene dall’ordinare
E tuttavia questa solidarietà con i rider non sembra concretizzarsi quando si parla di sciopero. In caso di astensione dal lavoro per protesta solo il 47% secondo i sondaggi politici di SWG quel giorno cercherebbe di non acquistare cibo da asporto in appoggio alle rivendicazioni.
Il 24% ordinerebbe lo stesso pur condividendo la protesta, mentre il 21% si dichiara non d’accordo in genere con lo sciopero.
Mettere in regola i rider con un contratto a tempo indeterminato inevitabilmente costerebbe di più dovendo includere 13esima, ferie, TFR, contributi, ecc. Il punto è chi dovrebbe sostenere tali costi aggiuntivi?
Secondo il 40% degli italiani che hanno risposto ai sondaggi politici di SWG sull’argomento dovrebbe essere la società di food delivery. Mentre per il 22% dovrebbero essere i ristoranti che al servizio si appoggiano. Solo per l’8% toccherebbe al consumatore finale.
Per un quarto degli intervistati, infine, il peso di tali rincari dovrebbe essere distribuito equamente tra tutti e tre
Questi sondaggi politici di SWG sono stati realizzati con metodo CATI-CAMI-CAWI tra il 7 e il 9 aprile su 800 soggetti