Torna al centro del dibattito pubblico la vicenda che vede protagonista il figlio di Beppe Grillo e i suoi tre amici, accusati di violenza sessuale di gruppo. Cerchiamo di ricostruire le accuse e i dettagli del caso.
Molti giornali hanno cercato di seguire la vicenda, che vede coinvolto il figlio di Beppe Grillo, fin dal primo momento, per ricostruire i fatti e riportare le carte della procura di Tempio Pausania (provincia di Sassari). Gli eventi risalgono alla notte tra il 15 e il 16 luglio 2019 e si sono svolti nella villa in Sardegna di proprietà di Grillo.
Si legge su Repubblica: «secondo quanto ricostruito dagli investigatori, grazie al racconto della vittima ma anche di alcuni testimoni, quella notte di metà luglio 2019, Ciro Grillo – figlio di Beppe Grillo – e i suoi tre amici avevano trascorso la serata al Billionaire. Poi, quasi all’alba, avevano lasciato il locale». Non erano soli, però, ma in compagnia di due ragazze che sono stata identificate dai giornali con le iniziali S.J e R.M.
Da qui le testimonianze degli amici e del figlio di Beppe Grillo, Ciro, si discostano da quelle della vittima. Questa infatti dichiara di essere stata stuprata prima da uno e poi dagli altre tre, mentre l’amica dormiva. Gli indagati, invece, confermano la versione secondo cui i rapporti ci sono stati, ma la ragazza era consenziente.
A riaccendere la polemica che vede protagonista il figlio di Beppe Grillo, anche il video pubblicato ieri dal padre, sul suo Blog, dove in modo abbastanza convulso e turbato ha difeso il figlio e i tre amici dalle accuse di stupro, rimarcando anche il fatto che la denuncia da parte della vittima sia arrivata a distanza di 8 giorni:
«[..]Perché non li avete arrestati subito? Ce li avrei portati io in galera a calci nel culo. Perché? Perché vi siete resi conto che non è vero niente che c’è stato lo stupro, non c’entrano niente. Perché una persona che viene stuprata la mattina, al pomeriggio va in kitesurf, e dopo 8 giorni fa una denuncia, vi è sembrato strano. È strano».