Nuovi ristori previsti nel decreto Sostegni bis: più selettività e liquidità
Nuovi ristori previsti nel decreto Sostegni bis: più selettività e liquidità
L’emergenza sanitaria, nell’ultimo periodo, risulta un po’ meno gravosa e preoccupante a livello nazionale, così come emerge dai numeri dei contagi e da quelli legati alla campagna di vaccinazione. Tuttavia, serve fare ancora molto a livello economico, per contribuire al rilancio delle attività del paese. Ecco perchè il Governo intende approvare quanto prima una nuova serie di aiuti per imprese e lavoratori in difficoltà: si tratta di nuovi ristori, previsti dal nuovo decreto Sostegni bis di fine aprile, che andranno a sommarsi ai bonus e contributi, già predisposti dal primo maxi-provvedimento economico del Governo.
Insomma, l’Esecutivo ha confermato – proprio in questi giorni – che vi saranno certamente nuovi ristori in arrivo a breve. Vediamo un po’ più nel dettaglio.
Nuovi ristori nell’imminente decreto Sostegni bis
Il decreto Sostegni bis è il documento scritto in cui troveranno spazio i nuovi ristori: come specificato più volte da fonti del Governo, l’intento è quello di intervenire con tempestività, appoggiandosi ad un nuovo scostamento di bilancio. Una volta completati i lavori per la ‘parte tecnica’ del provvedimento e per le coperture finanziarie, il Governo avrebbe dunque la strada spianata per l’emanazione del prossimo decreto, e comunque entro la fine di questo mese.
Le cifre stanziate in questa occasione sono ancora più consistenti di quelle del primo decreto Sostegni: in ballo circa 30/40 miliardi di euro, mirati in special modo alle imprese e ai lavoratori più danneggiati dell’emergenza sanitaria nella penisola.
Chi riceverà i nuovi contributi economici?
I nuovi ristori sono pensati, come accennato, per aiutare le categorie professionali più penalizzate negli ultimi mesi, secondo una linea d’intervento più ampia e più rigorosa, di quella adottata durante il precedente governo giallo-rosso, guidato da Giuseppe Conte. Infatti, in base a quanto trapelato finora, pare che gli aiuti del nuovo decreto Sostegni bis di aprile saranno rivolti in gran parte alle partite Iva e alle imprese piccole e medie. Si tratta certamente di soggetti grandemente penalizzati dagli effetti combinati di pandemia e lockdown, fin dal marzo 2020.
Il criterio guida sarà quello della selettività degli aiuti: questi ultimi saranno assegnati soltanto a chi può certificare di aver subito effettivamente delle perdite ed è dunque in possesso di tutti i requisiti richiesti per l’attribuzione dei benefici.
Vero è che il decreto deve ancora essere formalmente varato, ma già si può capire qual è la strategia del Governo, circa il meccanismo di riconoscimento dei nuovi ristori. Sarà determinante, pertanto, come già nel primo decreto legge Sostegni, il fattore rappresentato dal calo di fatturato.
Nuovi fattori per calibrare meglio i ristori
In particolare, l’elemento delle perdite patite – causa restrizioni da lockdown – subirebbe, in qualche modo, delle modifiche. Le fonti di governo riportano infatti, che potrebbe essere corretto il limite delle minori entrate, ad oggi previsto, per avere diritto ai contributi a fondo perduto. Non si tratterebbe più del 30% del fatturato in meno, ma una percentuale più bassa, per avere diritto agli aiuti concessi tramite nuovo scostamento di bilancio.
Anzi, sarebbe il cosiddetto ‘utile‘ la nuova variabile da considerare per i ristori. Lo ha confermato lo stesso premier Draghi in una recente conferenza stampa. In buona sostanza, secondo il presidente del Consiglio, focalizzare l’attenzione sull’imponibile fiscale e non sui ricavi, consentirebbe di “vedere esattamente i soggetti più colpiti dalla pandemia”, e dunque di aiutarli prima e più di altri.
Previste, in ogni caso, misure corpose e immediate, che rientrano negli aiuti ‘salva-imprese’. Parola d’ordine è infatti anche garantire più liquidità a chi, nella propria attività di libero professionista o imprenditoriale, ha subito grosse perdite causa crisi.
Gli interventi collegati ai nuovi ristori: ecco quali sono
Restiamo per ora in attesa delle conferme ufficiali, che arriveranno con il varo del prossimo decreto Sostegni bis di fine aprile, ma intanto è già possibile delineare gli interventi che si sommeranno a quelli già inclusi nel primo decreto Sostegni. I tecnici del Governo starebbero dunque approntando i dettagli relativi anche a:
- moratorie ad hoc sui mutui;
- nuovi prestiti garantiti;
- nuovo credito di imposta per gli affitti;
- nuova proroga del blocco licenziamenti;
- nuova proroga blocco degli sfratti.
Il Governo starebbe lavorando anche ad un altro condono fiscale, con la possibilità di riconoscere agli enti locali quali tasse sospendere e quali invece diminuire. Ma a breve, tutti i dettagli – sui nuovi ristori e sugli altri interventi – saranno resi noti in forma ufficiale.
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