Concorsi pubblici Scuola 2021: a settembre mancheranno 100mila docenti. Le stime
Concorsi pubblici Scuola 2021: a settembre mancheranno 100mila docenti. Le stime
Concorsi pubblici Scuola 2021: il 26 aprile 2021 non solo data chiave per la riapertura delle attività commerciali più colpite dalle misure anti-contagio ma anche per la ripartenza delle lezioni in presenza – con partecipazione ridotta – per le scuole superiori in zona arancione e rossa. Mentre manca un mese e mezzo circa al termine dell’anno scolastico, le stime Cisl anticipano la situazione delle cattedre in vista di settembre.
Concorsi pubblici Scuola 2021: si riusciranno a riempire tutte le cattedre a settembre?
Concorsi pubblici Scuola 2021: secondo le ultime stime della Cisl, dopo i pensionamenti, mancheranno quasi 100mila docenti agli istituti italiani in vista dell’inizio del prossimo anno scolastico l’1 settembre 2021. La maggior parte dei posti vacanti – 6 su 10 – sono al Nord, dall’Emilia Romagna in su praticamente. In particolare, le mancanze di personale riguardano la Lombardia, dove mancano, sempre stando alle proiezioni del sindacato, 22 posti su 100. Seguono il Piemonte e il Veneto (poco più di 10 su 100). Da sottolineare anche che questi numeri non prendono in considerazione le oltre 90mila domande di trasferimento inoltrate dagli insegnanti (prevalentemente – 50mila – dal Nord verso il Sud).
Come si muoverà il Governo Draghi sul tema?
Concorsi pubblici Scuola 2021: come si muoverà il Governo Draghi sul tema? Tutti i docenti in cattedra a settembre, cioè niente cattedre scoperte col nuovo anno scolastico, è uno degli obiettivi dichiarati dell’attuale esecutivo. Per realizzarlo si procederà all’inserimento dei 32mila insegnanti dell’ultimo concorso straordinario, volendo si può contare anche sui 46mila che parteciperanno ai due concorsi ordinari previsti ma tuttora fermi. Dunque, l’ipotesi più concreta vorrebbe in preparazione un corso-concorso per almeno 50mila precari. Molto dipenderà dalle risorse: assumere 100mila docenti dovrebbe costare circa 4 miliardi. Tale cifra si potrebbe spendere ma meglio se lungo un triennio: quindi, una grossa tranche di stabilizzazioni da settembre (70-80mila) e poi altre 10mila o 15mila ogni anno per due anni.
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