Decreto Sostegni bis: quando sarà pronto? Le ultimissime
A causa della mole degli impegni collegati alla stesura del Recovery Plan italiano, ossia quel Piano di Ripresa e Resilienza che dovrebbe consentire all’Italia di incassare più di 200 miliardi dall’Europa tra contributi a fondo perduto e prestiti garantiti, il secondo maxi provvedimento economico del Governo Draghi, ossia il Decreto Sostegni bis, tarda ad arrivare.
Secondo le prime indicazioni, pareva che il decreto potesse essere ultimato e dunque pronto entro la fine di aprile, ma molto probabilmente non sarà così. Infatti secondo quanto si apprende dalle fonti di informazioni, sono necessarie ancora alcune riunioni per sistemare alcuni dettagli, tanto che gli osservatori ritengono ormai che l’approdo in Consiglio dei ministri non vi sarà prima della prima settimana di maggio. Vediamo più nel dettaglio quelle che sono le ultima novità circa il provvedimento che disporrà nuovi aiuti e nuovi bonus a favore di lavoratori, professionisti e imprese, colpite dagli effetti combinati di pandemia e lockdown.
Il decreto Sostegni bis vale circa 40 miliardi di euro
Il decreto Sostegni bis è stato progettato per aggiungere subito una nuova tranche di ristori o aiuti economici alle attività in crisi per le restrizioni da coronavirus, ma in verità è il Recovery Plan il documento che potrebbe consentire all’Italia di uscire dal tunnel e dal tracollo economico causato dalla pandemia.
Proprio il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si lega, inevitabilmente, al nuovo decreto Sostegni bis: quest’ultimo lo anticipa dal punto di vista temporale, in attesa di ricevere i soldi messi a disposizione dall’Unione Europea, attraverso il noto programma dei nuovi aiuti NextGeneration UE. L’Italia però deve indicare nettamente la strategia che intende portare avanti per attuare le riforme e spendere nel migliore dei modi quanto stanziato dall’Europa. In ogni caso, le telefonate intercorse, negli ultimi giorni, tra la Commissione UE e lo stesso Mario Draghi dovrebbero lasciare ben sperare circa l’erogazione dei contributi a fondo perduto e dei prestiti garantiti.
Terminata la fase di elaborazione e stesura del PNRR, è dunque la volta del completamento dei lavori sul decreto Sostegni bis. Se ne occupa direttamente il Ministero dell’Economia e Finanze (MEF): proprio questa settimana si stanno tenendo riunioni tecniche e politiche sui nuovi ristori previsti dal Governo per aiutare le attività economiche e lavorative, messe più a dura prova causa restrizioni da coronavirus. In sè, il decreto legge vale circa 40 miliardi di euro, cinque di essi sono mirati agli investimenti al di fuori del Recovery Plan, per quest’anno. Ma come detto sopra, l’approdo in Consiglio dei Ministri non sarà prima della prima settimana di maggio.
I contenuti del provvedimento in sintesi: ecco quali sono
Nel nuovo decreto Sostegni bis saranno 22 miliardi di euro, gli stanziamenti a titolo di contributi a fondo perduto, a favore delle attività che hanno registrato perdite tangibili, oggettive e dimostrabili, a seguito del periodo di lockdown. Rispetto alla precedente tranche di aiuti economici, il decreto Sostegni bis coprirà l’arco di due mesi e sarà quindi doppio, contro la sola mensilità disposta dai precedenti decreti.
Per quanto riguarda la questione criteri di accesso ai ristori, sul tavolo restano tre opzioni possibili:
- fare nuovamente riferimento alla soglia minima del 33% di calo di fatturato rispetto agli stessi mesi dell’anno passato;
- abbassare la soglia al 20% di fatturato;
- calcolare le perdite reali, tenendo conto non del fatturato ma del bilancio.
Ma sono – come ben noto – diversi i settori su cui interverrà il nuovo decreto Sostegni bis: non ci sono sul tavolo soltanto i nuovi ristori. Trasversalità è quindi una delle parole chiave per definire l’imminente provvedimento, insieme a immediatezza e tempestività del versamento degli aiuti.
Se ti interessa saperne di più sul cronoprogramma delle riaperture, fissato dal Governo, clicca qui.
Tasse, sfratti, prestiti, canone Rai: le novità
Il decreto Sostegni bis comporterà altresì la proroga almeno fino a fine 2021 della moratoria sui finanziamenti e sui mutui previsti con il dl Liquidità. Il provvedimento altresì dispone l’allungamento della scadenza del rimborso dei prestiti garantiti dallo Stato, tramite il Fondo centrale per le piccole e medie imprese, oltre i 10 anni previsti all’inizio.
Circa la delicata questione sfratti, che vede contrapposti gli interessi dei proprietari degli immobili e degli inquilini, il nuovo decreto dovrebbe includere una ulteriore proroga del blocco, ma per quanto riguarda la nuova data occorre attendere il testo definitivo.
Per quanto riguarda invece la delicata questione fiscale, il decreto Sostegni bis dovrebbe intervenire sul taglio dei costi fissi, ossia su Imu, Tosap e bollette. In particolare, dovrebbe essere prorogata l’esenzione Tosap e Cosap sull’occupazione suolo pubblico: la scelta va nella direzione di alleviare il carico fiscale nei confronti di bar e ristoranti, in special modo. Sul fronte scadenze fiscali, pare assai probabile che nel nuovo maxi provvedimento economico del Governo possa trovare spazio il rinvio fino a giugno del pagamento di Irpef e Irap, in modo da unificarlo al saldo delle imposte.
Concludendo, attesi ulteriori aiuti per le strutture ricettive e servizi di ristorazione, che prenderanno forma nell’esenzione canone Rai. Ma come ricordato più volte su queste pagine, per poter conoscere tutti i dettagli e le scelte finali del Governo, occorrerà attendere il testo ufficiale del decreto.
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