Sondaggi politici SWG, per i libri il cartaceo continua a vincere sul digitale
Sondaggi politici SWG, per i libri il cartaceo continua a vincere sul digitale
La pandemia nello sconvolgere la vita di tutti in Italia e in tutto il mondo si è anche inserita in processi in realtà esistenti da tempo. La progressiva digitalizzazione di molti servizi, e l’uso sempre più intenso di strumenti digitali già da una ventina d’anni caratterizzava la società. Per esempio nel mondo dell’editoria.
Il crollo delle vendite dei giornali cartacei ne è un chiaro indicatore, ma anche i libri avevano cominciati a essere sostituito dagli e-book.
La pandemia ha accelerato tale processo. E ora che ci avviamo, forse, ad uscirne, è il momento di fare un bilancio e alcune previsioni.
Secondo i sondaggi politici di SWG il 37% degli italiani tornerà a comprare libri cartacei come prima, mentre il 30% aumenterà il consumo ma non ai livelli precedenti, mentre per il 33% la pandemia ha cambiato le abitudini in modo definitivo, anche passando al digitale. Questa percentuale è ancora più grande, il 40%, nel caso dei quotidiani.
E tuttavia il cartaceo rimane vincente tra gli italiani, almeno nelle loro intenzioni. Sempre per gli stessi sondaggi politici il 53% di loro preferisce nel tempo libero leggere un libro di carta, e solo il 13% uno digitale. Per il 20% entrambe le tipologie.
Se si è in viaggio e in vacanza il favore per il cartaceo cala, ma rimane maggioritario, con il 49%, mentre questo è insidiato dal digitale solo nel caso di spostamenti per andare al lavoro, in cui il 36% userebbe l’ebook in modo esclusivo o assieme ai libri di carta.
Sondaggi politici SWG, il libro cartaceo per il 60% ha un profondo valore culturale
Il 40% degli italiani comunque riconosce il vantaggio del libro digitale, che risulta comodo da trasportare. Per il 31% secondo i sondaggi politici di SWG, fa risparmiare, e per il 26% consente una varietà di titoli maggiore.
D’altro lato per il 30% il libro o il giornale cartaceo è piacevole da toccare, e per il 29% in questo formato coinvolgono di più. C’è certamente una componente affettiva nella preferenza per la carta.
E questo è testimoniato anche dalle domande alla risposta sulle aspettative per il futuro. Per il 60% le vendite dei libri cartacei diminuiranno ma questi non scompariranno perchè sono oggetti dal profondo valore culturale. Solo il 35% pensa la stessa cosa dei giornali però.
Al contrario il 24% ritiene che i giornali cartacei siano obsoleti e saranno sempre meno diffusi. Sui libri sempre di carta tale percentuale scende al 10%. Per il 17%, se parliamo di libri, e per il 30% se di giornali, ci sarà un equilibrio tra cartaceo e digitale, che avranno funzioni e utilizzi diversi.
Solo per il 13% nel caso dei libri e per l’11% in quello dei giornali invece ci sarà una riscoperta della carta.
I sondaggi politici di SWG sono stati realizzati tra il 28 e il 30 aprile su 800 soggetti con metodo CATI-CAMI-CAWI