Effetto Vaccini: aumentano contagi tra i giovani, atteso calo mortalità. Dati Iss
Effetto Vaccini: aumentano contagi tra i giovani, atteso calo mortalità. Dati Iss
Si cominciano a vedere i primi segnali dell’effetto vaccini stando ai dati diffusi dall’Iss. Secondo l’ultimo aggiornamento sull’andamento dell’epidemia crescono i contagi tra giovani e giovanissimi con conseguente diminuzione dell’età dei positivi. Attesa una flessione sul fronte dei decessi nelle prossime settimane.
Vaccini: aumentano i contagi tra i giovani
L’ultimo report sull’andamento dell’epidemia diffuso dall’Istituto Superiore di Sanità fotografa i primi segnali dell’effetto vaccini: “Nelle ultime due settimane si rileva un aumento della percentuale di casi nella fascia di età 0-18 anni pari al 21,6% (nelle 2 settimane precedenti era del 19,7%), stabile la proporzione di casi nella fascia di età 19-50 anni (43,4% vs 43,1%) e leggera diminuzione nella fascia d’età >50 anni (35% vs 37,2%)”.
Allo stato dei fatti, in pratica, un contagiato su 5 ha meno di 18 anni mentre la maggioranza dei positivi ne ha meno di 50. L’epidemia cambia marcia, un po’ come accaduto nello stesso periodo dell’anno scorso: stavolta però il netto cambiamento non è il risultato del lockdown ma dell’avanzamento della campagna vaccinale tra gli over 60 si sottolinea dall’Iss.
Atteso calo mortalità nelle prossime settimane
Per spiegare l’effetto vaccini con le stesse parole dell’Iss: “La diminuzione dei casi nelle fasce di età più avanzate è attribuibile all’aumento delle coperture vaccinali”. Infatti, sottolineano dall’Iss, pare evidente come questo calo si muova in parallelo alle somministrazioni: “a partire dalla seconda metà di gennaio si osserva un trend in diminuzione del numero di casi negli operatori sanitari e nei soggetti di età 60-69 anni, 70-79 anni e >80 anni verosimilmente ascrivibile alla campagna di vaccinazione in corso”.
Tra l’altro, “analizzando il tasso di ospedalizzazione e il tasso di ricovero in terapia intensiva per data di ricovero nelle stesse fasce d‘età si osserva che, sebbene il tasso sia ancora più alto nella categoria più vaccinata, la diminuzione è più pronunciata in questo gruppo nelle ultime settimane”. L’età di primo ricovero è attualmente discesa a quota 65 anni, in calo anche l’età di ingresso in terapia intensiva, ora a 67 anni. Anche l’età del decesso è ai livelli più bassi dall’inizio dell’epidemia a marzo 2020 (ora è a 77 anni): insieme agli altri, questo dato fa ritenere molto probabile nelle prossime settimane l’appiattimento del tasso di mortalità legato al Covid nelle fasce di popolazione vaccinate.
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