Seconda dose vaccino: quanto si può aspettare? Giorni previsti per il richiamo
Seconda dose vaccino: quanto si può aspettare? Giorni previsti per il richiamo
Seconda dose vaccino Covid: la questione delle tempistiche del richiamo è in corso di valutazione da parte del Comitato tecnico scientifico. L’ipotesi è quella di allungarle considerevolmente per quanto riguarda i composti di Pfizer e Moderna.
Seconda dose: per Pfizer si può fare richiamo dopo 42 giorni
La questione dell’allungamento dei tempi per la seconda dose di vaccino anti-Covid è sotto la luce dei riflettori da qualche giorno a seguito delle dichiarazioni rilasciate alla stampa da Valentina Marino, direttrice sanitaria per Pfizer Italia, a Sky Tg24 nella giornata di martedì 11 maggio. La Marino ha affermato che sarebbe possibile allungare l’intervallo tra prima dose e richiamo del composto realizzato dall’azienda americana fino a 42 giorni.
Un cambiamento considerevole considerando che al momento l’intervallo previsto è di 21 giorni. Chiaro che tale opzione potrebbe comportare delle modifiche al programma di vaccinazione per come attualmente definito: per questo motivo il Cts è intervenuto sul tema precisando fino a quanto si possono allungare le tempistiche del richiamo marca di vaccino per marca di vaccino.
Fino a quanto si possono allungare le tempistiche per il richiamo?
Come si diceva, il tempo che deve trascorrere tra somministrazione della prima e della seconda dose varia da marca di composto a composto. Dunque, seguendo le indicazioni del Cts, il richiamo di Pfizer non può essere inoculato prima di 21 giorni ma tra prima dose e seconda possono trascorrere fino a 42 giorni. Il richiamo di Moderna deve essere effettuato come minimo 28 giorni dopo la prima dose ma è possibile ritardarlo fino a 42 giorni. La seconda dose di Astrazeneca, invece, può essere somministrata tra 28 e 84 giorni dopo la prima.
Da precisare che per il composto di Johnson&Johnson non è previsto un richiamo (monodose). Posto questo, alcune regioni come Piemonte, Toscana, Liguria, Campania, Emilia Romagna e Lazio hanno già cominciato ad allungare i tempi per il richiamo anche per chi aveva già la prenotazione per la seconda dose dal 17 maggio in poi. È successo in Lazio dove le tempistiche del richiamo di Pfizer, in molti casi, si sono allungate da 21 a 35 giorni.
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