Visita fiscale Inps: quali sanzioni in caso di assenza?
Tutti abbiamo sentito parlare della visita fiscale Inps e più volte ci siamo soffermati nel chiarire vari aspetti del suo meccanismo, ma forse non a tutti sono evidenti i rischi connessi a non farsi trovare presenti al momento dell’accertamento da parte del medico. Cosa succede? quali sono le sanzioni previste per il soggetto assente? Scopriamolo di seguito.
Visita fiscale Inps: che cos’è in breve
In base a quanto stabilito dallo Statuto dei Lavoratori, la visita fiscale Inps è costituita da un accertamento medico, stabilito dall’Inps o su impulso del datore di lavoro, mirato a controllare l’effettivo stato di salute del soggetto che non si reca sul luogo di lavoro, per ragioni sanitarie.
Vero è che nella necessità di tutelare il preminente diritto alla salute dell’individuo, i lavoratori, sia dipendenti pubblici che privati, hanno pieno diritto ad assentarsi dal lavoro in ipotesi di malattia e/o di problemi di salute che rendano impossibile o inopportuno recarsi in ufficio. Attenzione però: durante i giorni di assenza, è possibile ricevere la visita fiscale a casa.
La visita fiscale Inps è dunque basata sull’obbligo del controllo della sussistenza degli impedimenti fisici, a suo tempo dichiarati. Non rileva invece la mera presenza o meno del lavoratore subordinato, nel domicilio inserito nel certificato medico. Nel corso del tempo, le regole in tema di visite fiscali si sono via via evolute, ed oggi punto di riferimento è la Riforma Madia, varata il primo settembre 2017.
Le sanzioni in caso di assenza: che cosa si rischia?
Se il dipendente non si fa trovare al momento della visita fiscale Inps, scatta subito la comunicazione al datore di lavoro. Di seguito, il medico emette un invito a presentarsi alla visita ambulatoriale per il primo giorno utile presso l’Ufficio medico legale dell’INPS operativo a livello locale. Ovviamente, il lavoratore del settore pubblico o privato deve spiegare dettagliatamente la causa dell’assenza nel periodo di reperibilità: se non lo fa, rischia concretamente di essere sanzionato, fino a subire il licenziamento:
- licenziamento con preavviso: nel caso di mancanza ingiustificata per una quantità di giorni anche non continuativi, al di sopra di tre nell’arco di un biennio o per più di sette giorni nel corso degli ultimi 10 anni; o, ancora, per mancato ritorno in servizio, in ipotesi di assenza ingiustificata, entro la data stabilita dall’Amministrazione;
- licenziamento senza preavviso: nelle circostanze in cui il lavoratore giustifica l’assenza con un documento scritto rivelatosi poi falso.
Inoltre, in tema di visita fiscale Inps, l’Istituto di previdenza può infliggere una sanzione amministrativa, e dunque con riflessi di natura ‘economica’, nell’ipotesi di assenza al domicilio indicato nel certificato, durante il periodo di reperibilità, e senza fornire un valido motivo. La sanzione comporta il taglio del 100% dell’indennità prevista per i primi dieci giorni di malattia.
Se si verifica una seconda assenza, e il dipendente non spiega chiaramente il perchè entro 10 giorni, l’Istituto di previdenza avrà pieno diritto di sospendere la metà del trattamento economico, fino alla fine della malattia. In ipotesi ulteriore assenza, il sussidio è eliminato completamente.
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