Il Sostegni bis sembra sempre più una manovra finanziaria: ecco perchè
Questa sarà, finalmente, la settimana decisiva in cui il decreto Sostegni bis verrà alla luce. Stando infatti alle ultime indiscrezioni, pare che il Consiglio dei Ministri per l’approvazione del testo definitivo dovrebbe tenersi entro giovedì. Lo ha reso noto il ministro alle Politiche Agricole Stefano Patuanelli.
Il maxi provvedimento economico in arrivo – come abbiamo già sottolineato più volte – sarà trasversale, toccando distinti settori del tessuto socio-economico del paese. L’obiettivo principale del provvedimento è infatti dare aiuti subito e assegnarli in modo da far ripartire l’Italia nelle prossime settimane, in concomitanza con la prosecuzione della campagna di vaccinazione – ormai in stadio avanzato – e i primi aiuti provenienti dall’Europa, nell’ambito del cosiddetto Next Generation UE.
Già molti attenti osservatori hanno puntualizzato che il Sostegni bis somiglia sempre più ad una manovra finanziaria, e i motivi non sono difficili da scorgere. Scopriamo perchè.
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Il Sostegni bis
Lo ha ricordato proprio Patuanelli in questi giorni, interpellato sul decreto dagli organi di informazione: il provvedimento utilizzerà “tutti i 40 miliardi dello scostamento di bilancio“. Ci riferiamo, ovviamente, al secondo scostamento di bilancio, approvato dal Parlamento alcune settimane fa.
Una cifra imponente quella per il Sostegni bis, che fa subito pensare ai testi delle finanziarie che si sono succedute negli anni in Italia. D’altronde, per poter mettere in atto tutte le novità che troveranno spazio nel secondo decreto economico del Governo Draghi, era necessario trovare tutte le risorse finanziarie necessarie. Tra queste novità, riportiamo di seguito – in sintesi – alcune di quelle più significative, per dare un’idea più concreta dell’elevata articolazione del provvedimento in arrivo:
- nuovi contributi a fondo perduto;
- misure per evitare la perdita di posti di lavoro;
- bonus affitto ( credito d’imposta del 60 per cento riconosciuto da gennaio a maggio 2021):
- per le p. Iva esenzione dal versamento dell’acconto IMU del 16 giugno 2021, sconti sulla Tari e varie agevolazioni in tema di bollette;
- bonus prima casa rafforzato per i giovani al di sotto dei 36 anni (esenzione imposte ipotecarie, catastali e di registro);
- bonus 2.400 euro per lavoratori del turismo e stagionali;
- indennità lavoratori dello sport;
- novità bonus vacanze, che potrà essere ottenuto anche nelle agenzie di viaggio e non solo negli alberghi;
- conferma del reddito di emergenza con mensilità aggiuntive.
Tuttavia, queste sono solo alcune anticipazioni di quello che sarà il testo definitivo. Restiamo infatti in attesa della versione ‘ufficiale’, attraverso la quale sarà possibile capire come saranno utilizzati tutti i 40 miliardi di nuovo deficit.
Aiuti alle aziende e partite Iva per non meno di 18 miliardi
Lo abbiamo detto poco sopra: più che un decreto, il Sostegni bis sembra una nuova manovra finanziaria, in considerazione del colossale stanziamento a cui si appoggia. Si tratta del settimo provvedimento per aiutare l’economia dall’inizio della pandemia in Italia. Come detto, si tratta di un provvedimento trasversale, che infatti lo stesso Draghi ha ri-denominato decreto “Imprese, lavoro, professioni“.
Sono in ballo ben 40 miliardi di euro di stanziamenti, ma sono soldi in deficit, ossia da prendere in prestito: non deve stupire che questo aspetto ha reso non pochi osservatori assai scettici circa l’effettiva bontà o efficacia del Sostegni bis, nel lungo periodo.
In particolare, 18 miliardi saranno stanziati per supportare aziende e partite Iva, ossia lavoratori che hanno pesantemente risentito delle conseguenze di pandemia e collegato lockdown. Sembra che cambierà la formula: l’indennizzo sarà quantificato sul calo del fatturato con una possibile integrazione se, ad esempio, il gestore di un ristorante ha dovuto abbassare le saracinesche nei primi mesi 2021. A fine anno, però, sarà possibile ottenere una somma ulteriore, se sarà acclarato che gli utili – che includono costi fissi e variabili – sono calati più del fatturato.
Nel quadro degli aiuti miliardari all’imprenditoria del nostro paese, abbiamo anche i contributi immediati e mirati per il settore tessile e sport, ma anche agevolazioni varie per le PMI, che spendono in nuovi macchinari. Non solo: nel testo del Sostegni bis, troveranno molto probabilmente spazio le garanzie pubbliche per avere prestiti.
Altre importanti misure in arrivo
Riepilogando quelli che saranno gli interventi messi in atto con il prossimo Sostegni bis, non possiamo non menzionare gli sgravi contributivi per le imprese che fanno nuove assunzioni o conservano il personale, invece di licenziarlo. All’orizzonte infatti c’è la fine del blocco dei licenziamenti, e il collegato rischio della perdita di nuovi posti di lavoro.
Sul fronte fiscale – anche’esso toccato dal Sostegni bis – c’è altresì il rinvio fino al 30 giugno per le cartelle esattoriali. Nel prossimo decreto economico anche misure per salvare i Comuni in pericolo di dissesto finanziario per debiti e per salvare Alitalia, con lo sblocco di 800 milioni di euro per consentire l’avvio della newco Ita, la nuova compagnia di bandiera.
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