Green pass: certificato per viaggi, visite, feste. Dettagli nel Decreto Covid
Green Pass: cosa è esattamente la certificazione e a cosa servirà in base alle ultime disposizioni del Decreto Covid pubblicato in Gazzetta Ufficiale nella giornata di ieri, martedì 18 maggio 2021. Il documento avrà un ruolo fondamentale nel ritorno alla vita quotidiana: le informazioni fondamentali.
Green pass: cosa è e a cosa serve
La certificazione verde conosciuto informalmente come Green pass è stato introdotto dal Decreto Covid del 22 aprile. Il provvedimento lo ha reso necessario per spostarsi verso e da regioni in zona rossa o arancione (in pratica, per giustificare spostamenti non fondamentali, cioè per lavoro e salute e altre comprovate necessità) e per fare visita agli anziani nelle RSA. Con il nuovo Decreto Covid il pass verde diventa fondamentale anche per molte altre situazioni: per partecipare alle feste di nozze e ad altri eventi per esempio (anche se non c’è ancora una data per la riapertura di queste attività, pare che tra le altre cose diventerà fondamentale anche per accedere alle discoteche).
Cosa è esattamente? Il Green Pass è la certificazione del completamento del ciclo vaccinale, della guarigione dal Covid o del risultato negativo di un tampone. Chi lo rilascia? Al momento non è previsto un unico documento (anche se alcune regioni si sono già attivate in questo senso, per una simile iniziativa a livello nazionale si aspetta un pronunciamento del garante della privacy): hanno funzione di green pass il documento rilasciato a seguito della seconda dose, dalla struttura di ricovero o del medico di base che constata la guarigione dal Covid, o l’esito del tampone fornito dalla struttura pubblica o privata che effettua il test. A parte quest’ultimo caso (il costo di un tampone presso privati si aggira tra i 20 e i 100 euro, cambia da regione a regione, tra una struttura sanitaria e un’altra e a seconda del tipo di tampone, molecolare o rapido), il green pass è gratuito.
Per quanto tempo è valido?
Il Green pass ha una validità variabile in base al diverso motivo di rilascio: vaccinazione, guarigione, tampone. Per i vaccinati la durata è stata portata da 6 a 9 mesi (quindi, in base alle tempistiche della seconda dose la validità può arrivare anche a un anno, come per chi fa Astrazeneca, che deve fare il richiamo tre mesi dopo la prima somministrazione in pratica). Per chi guarisce dal Covid è valido 6 mesi a partire dalla data di certificazione della guarigione da parte degli organi competenti e, infine, in caso di tempone, il Green pass è valido per le 48 ore successive alla comunicazione dell’esito del test.
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