Decreto Sostegni bis in arrivo: novità rilancio incentivi auto
Il secondo decreto economico del Governo Draghi si avvia finalmente ad essere varato, presumibilmente entro questa settimana. Nel testo, spazio per aiuti e misure di sostegno trasversali, rivolte alle famiglie e alle imprese, in special modo le filiere industriali più danneggiate a partire da quella legata alla produzione e vendita di automobili.
Infatti, secondo le ultime indiscrezioni emerse, nella fase finale di ‘limatura’ del testo del decreto Sostegni bis, sono state inserite anche disposizioni mirate a garantire un nuovo finanziamento degli incentivi per la rottamazione e l’acquisto di mezzi a motore meno inquinanti, a benzina o diesel. Vediamo più nel dettaglio.
Decreto Sostegni bis: le fasi finali verso il testo definitivo
Non tutti sono tuttavia concordi: le regole sugli incentivi auto potrebbero alla fine non comparire nel testo base del decreto Sostegni bis, che nella mattinata del 20 maggio sarà vagliato in CdM. Questo particolare argomento potrebbe essere infatti lasciato alla scelte del Parlamento.
In ogni caso, siamo alle fasi finali dell’elaborazione del testo, per il quale sono stati necessari due mesi di lavoro: oggi pomeriggio Mario Draghi attorno alle ore 16 dovrebbe dunque presentarlo alle fonti di informazione, nell’ambito di una conferenza stampa. Probabilmente il testo sarà ri-denominato ‘Decreto Imprese, Lavoro, Professioni‘. Oltre all’ex Presidente BCE, saranno presenti anche i Ministri dell’Economia e Daniele Franco e del Lavoro Andrea Orlando.
Il decreto Sostegni bis è insomma ormai pronto. Come abbiamo ribadito più volte, il nuovo pacchetto di aiuti all’economia si appoggia sui 40 miliardi di extra deficit e, di questi, ben 18 saranno nuovi indennizzi alle imprese e alle partite Iva colpite dalla pandemia. Disposte anche misure di sostegno per comuni a rischio di dissesto economico e famiglie in difficoltà.
Sui contenuti del decreto Sostegni bis vi sono state molte indiscrezioni, alcune rivelatesi fondate, altre no. Specialmente, oggetto di discussione sono state le modalità di calcolo ed erogazione dei nuovi contributi a fondo perduto. Il provvedimento includerà misure per tutelare categorie penalizzate fortemente come i contribuenti alle prese con debiti fiscali; gli artigiani e negozianti schiacciati da fisco e bollette; lavoratori autonomi e precari in cerca di sostegni specifici; giovani; e fasce deboli della popolazione.
Rinnovo incentivi auto: le anticipazioni
In attesa del testo finale, possiamo dunque affermare che il decreto Sostegni bis costituisce una sorta di manovra bis, predisposta per concedere un qualche sollievo ai cittadini italiani e per sostenere la ripresa in vista della stagione estiva e del turismo nel Belpaese.
Lo abbiamo fatto notare all’inizio: nel decreto Sostegni bis potrebbe dunque trovare spazio il rifinanziamento degli incentivi per l’acquisto di auto poco inquinanti fino alla fine dell’anno. Si tratta, certamente, di un intervento atteso da più parti, che darebbe un’ulteriore spinta al settore dell’automobile, che in verità sta registrando segnali di forte ripresa con riferimento ai veicoli ibridi.
In questo quadro non possiamo non menzionare le immatricolazioni auto in Europa, con oltre 1 milione ad aprile 2021 (dati Acea). Ma i dati del boom vanno comunque confrontati con l’anno precedente, uno dei periodo più bui dell’economia mondiale a causa dell’emergenza coronavirus, con gravi e note ripercussioni anche nella vendita di veicoli a motore. In particolare, le immatricolazioni in Europa (Eurozona, Paesi Efta e GB) hanno registrato un incremento del +255% rispetto all’aprile 2020.
I nuovi stanziamenti, inclusi nel decreto Sostegni bis, consentiranno un congruo rifinanziamento, nell’ambito degli incentivi per l’acquisto di auto con emissioni di CO2 da 61 a 135 gr/km. Nei tre mesi da gennaio a marzo 2021 si sono già quasi del tutto esauriti gli incentivi 2021 per cambiare le vecchie auto con nuovi mezzi. A sorpresa il 13 maggio scorso il MISE ha attivato ulteriori incentivi auto destinati alle vetture con emissioni di CO2 fino a 135 g/km, tuttavia i 5 milioni sono si sono esauriti in pochissimo tempo. Il mercato e i produttori domandano dunque il rinnovo per consentire il rilancio del settore in vista dell’estate. Ma ne avremo conferma soltanto con il testo ufficiale del decreto Sostegni bis.
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