Sondaggi elettorali SWG, PD e Fratelli d’Italia ora sono pari al 19,5%
Sondaggi elettorali SWG, PD e Fratelli d’Italia ora sono pari al 19,5%
Si fa serrata la lotta per il secondo posto dietro la Lega secondo gli ultimi sondaggi elettorali di SWG. La settimana scorsa Fratelli d’Italia aveva scavalcato il PD raggiungendo il 19,5% costringendo il partito di Letta alla terza posizione.
In questa FdI rimane stabile sulla stessa percentuale mentre il PD cresce di tre decimali raggiungendolo. Ora sono pari a un 1,8% dalla Lega, che guadagnando lo 0,3% si porta al 21,3%.
Dietro più distante perde terreno il Movimento 5 Stelle, al 16,5%, dopo un calo di tre decimali.
Tra gli altri partiti Forza Italia è sostanzialmente stabile, al 6,9%, mentre Azione e Sinistra Italiana perdono lo 0,2%, andando rispettivamente al 3,3% e al 2,7%.
Crescono di un decimale invece +Europa, ora al 2% e Articolo 1, all’1,9%. Italia Viva e Verdi sono primi all’1,8%
Sondaggi elettorali SWG, i giovani sono più filo palestinesi
Vista la guerra tra Israele e Hamas, scoppiata di nuovo dopo 7 anni di tregua, i sondaggi elettorali di SWG si occupano anche di questo tema.
Chiedendo innanzitutto agli italiani di chi sia la colpa del conflitto. La maggioranza relativa, il 41%, pensa che sia di entrambe le parti, anche se nel 2014 erano il 56% a rispondere in tale modo. Aumentano invece gli indecisi.
È stabile la percentuale di quanti dicono che la responsabilità è di Israele, il 18%. Ma il dato rilevante qui è che tra i più giovani, gli italiani della generazione Z, tale percentuale sale al 28%. Ancora più alta è tra chi vota PD e M5S.
Al contrario per il 9% è colpa dei palestinesi. Questa è soprattutto l’opinione dei leghisti.
Sono comunque pochi quelli che difendono la scelta di entrambe le parti di bombardare o lanciare razzi.
Secondo i sondaggi elettorali di SWG solo il 16% giudica una legittima difesa l’azione di Israele e i lanci dei razzi di Hamas. Per il 42% i bombardamenti israeliani sono un crimine di guerra, mentre per il 17% una mossa di un governo debole. Così i razzi da Gaza sono un atto terroristico per il 32%, ma vi è un 24% che la identifica come una mossa disperata.
Per gran parte dei rispondenti il conflitto ha basi geopolitiche e religiose. Nel senso che dietro vi sarebbero gli interessi di più Paesi oltre che la lotta tra ebrei e musulmani. Per il 23% lo scontro ha motivi interni, con le élite di entrambe le parti che vogliono mantenere il potere. E poi per il 21% ha anche basi etniche.
Per il 43% secondo gli stessi sondaggi elettorali la UE dovrebbe fare quello che di fatto sta già facendo. ovvero usare la diplomazia e condannare la violenza. La pensano in tal modo soprattutto gli elettori PD.
Solo per il 14% si dovrebbero inviare ispettori e forze di pace. E solo per il 13% si dovrebbero varare sanzioni. Per un altro 13%, che diventa però il 25% nel caso dei leghisti, non ci si dovrebbe immischiare.
Quasi per nessuno si dovrebbe fornire supporto militare.
Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati con metodo CATI-CAMI-CAWI tra il 19 e il 21 maggio su 800 soggetti. Tra il 19 e il 24 maggio su 1200 nel caso delle intenzioni di voti.
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