La notizia ufficiale è arrivata poco fa: Massimiliano Allegri torna alla Juventus. Ad annunciarlo è il Club bianconero, “Bentornato, Max” il messaggio accompagnato dall’hashtag, già in tendenza, #AllegriIN.
Agli esordi Massimiliano Allegri fu definito «dotato di tanto talento e di un carattere un po’ scanzonato», il suo carattere in parte gli ha precluso una grande carriera nei livelli alti del calcio e relegandolo per qualche tempo al calcio di provincia.
Con il passaggio in panchina, come allenatore, Massimiliano Allegri ha mutato alcune caratteristiche – già presenti nel suo gioco – come ad esempio l’abilità di sapere leggere e prevedere lo svolgimento dei match, riuscendo a intervenire anche in corso d’opera sull’assetto della squadra. Anche la volontà di spingere sempre i centrocampisti, come accadeva a lui quando giocava nel ruolo, all’inserimento in area per cercare la conclusione in rete. Questo modo di affrontare gli schemi lo ha ereditato dal suo mentore Galeone.
«Non sono un maniaco degli schemi, ma un estroso: non posso stare ventiquattr’ore di fila a cercare una soluzione, devo aspettare che arrivi l’ispirazione e il più delle volte capita quando non ci penso: capita che di notte cambi la formazione che avevo deciso, per esempio. La realtà è che si vive di sensazioni», dice lo stesso Massimiliano Allegri.
Il ritorno ufficiale alla Juventus di Massimiliano Allegri
Stando alle ultime indiscrezioni, diffuse in seguito all’annuncio da parte dei bianconeri del ritorno di Massimiliano Allegri in panchina, l’allenatore avrebbe ottenuto un contratto per quattro anni per 9 milioni a stagione. Stipendio più elevato di quello di Simone Inzaghi, nuovo allenatore dell’Inter.
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