Un bilancio del Giro d’Italia al giro di boa
Un bilancio del Giro d’Italia al giro di boa
Abbiamo appena passato la dodicesima tappa del Giro d’Italia e con poco meno di metà strada ancora da percorrere è già possibile cominciare a tirare le prime somme sulla corsa rosa.
Cambio generazionale
Si anticipava prima dell’inizio, la strada l’ha confermato: il Giro d’Italia 2021 ha segnato il definitivo cambio generazionale per le gare da 3 settimane. Vincenzo Nibali, vittima anche di una frattura al polso che ne ha condizionato l’avvicinamento al Giro, si è ritagliato un ruolo da gregario di lusso per il più giovane Ciccone.
Proprio l’abruzzese è apparso fra i più brillanti nella prima metà di gara, nonostante il tempo perso nella tappa degli sterrati.
Dominio Bernal
Proprio nella frazione che ha portato il gruppo all’arrivo di Montalcino, si è vista la forza del colombiano, cresciuto professionalmente in Piemonte, Egan Bernal.
Nella lotta fra giovani fenomeni con Evenepoel è finora risultato superiore, vista anche la lunga assenza dalle corse del campioncino belga.
Italia protagonista sul podio
La statistica aveva dell’incredibile fino alla dodicesima tappa vinta da Vendrame. Mai fino a questo momento si era vista una presenza consecutiva di un nostro portacolori sul podio di tappa di ben 12 frazioni consecutive del Giro d’Italia.
Sfortunatamente, tranne nell’occasione del prologo di Torino dominato dal verbanese Ganna, solo in un altro caso un nostro connazionale è riuscito ad alzare le mani al traguardo.
Indirettamente questo ci fa capire quanto il Giro d’Italia sia ancora una delle gare internazionali di maggiore spessore, vista anche la reazione fatta da un misto fra stupore e gioia di alcuni vincitori di tappa.
Margine di recupero?
Fra i più piazzati sul podio spiccano sicuramente gli italiani Elia Viviani e Giacomo Nizzolo. Nonostante non siano ancora riusciti a emergere vincitori in nessuno degli sprint di gruppo, sono ancora considerati fra i più quotati per le prossime vittorie di tappa e per la vittoria finale nella speciale classifica a punti che assegna la maglia ciclamino.
Proprio Viviani è considerato il favorito per la tappa numero 13 secondo le quote del bingo Le quote aggiornate, così come le slots, si tovano nelle relative sezioni del sito.
Un Giro che ha ancora molto da dire
Anche se molta strada è già stata fatta, rimangono ancora diverse tappe durissime, con gli ultimi arrivi in salita che potrebbero sconvolgere una classifica generale ben delineata ma non ancora definitiva.
Bernal continua a portare la maglia rosa, protetto da una Ineos fortissima, spalleggiato dai gregari di lusso Moscon e Ganna. Ma dovrà faticare per conservarla fino all’arrivo di Milano considerando la concorrenza di corridori del calibro dei già citati Evenepoel e Ciccone. Inutile negare che ci sarà anche spazio per attacchi da lontano, soprattutto nella tappa numero 16 che presenta un’altimetria mostruosa, con oltre 5.700 metri di dislivello complessivo e l’arrivo finale a Cortina dopo la paurosa discesa dal Giau.
Forse qui si deciderà il Giro, sulle ripide rampe del Fedaia, seguito dallo storico Pordoi e da un’interessante sezione in falsopiano in cui la tattica di gara potrebbe fare la differenza. Per ora non possiamo far altro che metterci comodi davanti alla televisione e gustarci lo spettacolo!
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