Sondaggi elettorali SWG, Fratelli d’Italia solo a mezzo punto dalla Lega

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Sondaggi elettorali SWG, Fratelli d’Italia solo a mezzo punto dalla Lega

Se per Ipsos ormai il sorpasso è avvenuto, secondo gli ultimi sondaggi elettorali SWG sembra questione di poco. Parliamo di quello di Fratelli d’Italia ai danni degli alleati della Lega.

Per SWG ormai i due partiti sono solo a mezzo punto di distanza dopo l’ennesimo calo del partito di Salvini che scende dal 21,4% al 20,9%, mentre quello di Meloni avanza di tre decimali andando al 20,4%.

Dietro il PD rimane al 19%, dopo un arretramento di uno 0,2%. Comunque ancora molto davanti degli alleati del Movimento 5 Stelle, in aumento del 0,3% al 16,2%.

Forza Italia è al 6,8%, in diminuzione di un decimale, probabilmente anche a causa della crescita di Coraggio Italia, che passa dall’1% all’1,2%.

Tra i partiti più piccoli Azione è ferma al 3,4%, mentre Articolo 1, in ascesa, raggiunge Sinistra Italiana, in calo. Ora entrambi i partiti ex alleati sono al 2,3%.

Pari anche Italia Viva e +Europa, al 2%, mentre i Verdi seppur in crescita di un decimale si fermano all’1,9%

Sondaggi elettorali, l’astensionismo è bipartisan

Le altre domande degli ultimi sondaggi elettorali di SWG riguardano l’astensionismo, che negli ultimi anni è cresciuto regolarmente, anche nelle elezioni politiche, per cui tradizionalmente votano più elettori.

Rispetto alle ultime consultazioni del 2018 si prevede che la percentuale di astensionismo potrebbe crescere dal 27% al 32%. In particolare aumenterebbe tra i più giovani, gli autonomi, chi abita al Centro. mentre calerebbe tra chi è più anziano o tra i 45 e i 54 anni, i disoccupati, i pensionati, gli elettori di centrosinistra e del Nordovest.

Non si tratta però di un astensionismo collocabile politicamente. È particolarmente degno di nota il fatto che tra chi alle europee non ha votato centrodestra e centrosinistra ora sarebbero pari. La grande maggioranza di loro si asterrebbe di loro o è indeciso se farlo, ma coloro che invece potrebbero tornare alle urne si dividerebbero in modo uguale, un 12% per il centrodestra, e un altro 12% per il centrosinistra, con Forza Italia che avrebbe il 3% come la Lega, mentre Fratelli d’Italia riceverebbe il 6%, come il PD. Al M5S il 5% dei voti.

Tra i motivi dell’astensionismo oggi crolla quello di protesta. Prima era citato dal 37% di chi non votava. Oggi secondo i sondaggi elettorali di SWG solo il 14% ne fa cenno.

Ha più importanza il fatto che non ci siano partiti rappresentativi o la sfiducia verso un ruolo del voto, ma cresce soprattutto il mero disinteresse verso la politica.

Dato interessante, la grande maggioranza, il 65%, vedrebbe di buon occhio il voto virtuale, effettuato tramite un’identità digitale. Tra questi il 29% valuterebbe l’idea in modo molto positivo. Solo il 23% respinge l’idea.

Questi sondaggi elettorali di SWG sono stati svolti tra il 9 e l’11 giugno con metodo CATI-CAMI-CAWI, su 800 soggetti, tra il 9 e il 14 su 1.200 nel caso delle intenzioni di voto

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