Sondaggi politici EMG, il 63% degli italiani è preoccupato dalla variante indiana
Era facile immaginarlo, ma ora lo certifica anche EMG nei suoi ultimi sondaggi politici. Gli italiani sono preoccupati per la variante indiana del Covid.
Si tratta di quella che ormai è prevalente nel Regno Unito e in cui sta facendo ormai da alcune settimane risalire i casi di contagio. Per ora questa variante, che per evitare accenti razzisti è stata rinominata “variante delta”, non è maggioritaria in Italia, dove rimane molto più diffusa la vecchia variante inglese, ma è stata già individuata, per esempio nel piccolo focolaio sviluppatosi nella palestra Virgin di Milano.
Il 63% degli italiani mostra quindi preoccupazione, mentre solo il 26% afferma di non essere preoccupato. Forse rassicurato dal fatto che invece l’aumento dei ricoverati e dei morti nel Regno Unito è stato molto limitato.
I più anziani del resto sono stati quasi tutti vaccinati, con una o due dosi, Ed è stato ormai appurato che dopo due inoculazioni di vaccino si dovrebbe essere protetti anche dalla variante indiana. Ma con una sola si rischia ancora. E questo non lascia tranquilli
Sondaggi politici EMG, gli italiani non sanno bene di chi fidarsi nella confusione vaccinale
Sui media italiani ancora più della variante indiana nelle ultime settimane si è invece ripreso a parlare di Astrazeneca. Dopo una morte sospetta, quella di una ragazza ligure, è stato deciso di sospendere l’inoculazione del vaccino inglese e di autorizzarlo solo per i richiami degli over 60 che già lo avessero ricevuto prima. Optando per la cosiddetta vaccinazione “eterologa” per i più giovani che avevano già avuto una dose di Astrazeneca. Sarà quindi offerto loro un vaccino diverso, Pfizer o Moderna, per terminare l’immunizzazione.
La vaccinazione eterologa suscita ulteriore scetticismo paure e confusione. E in questo clima secondo i sondaggi politici di EMG vi è molta incertezza tra gli italiani sull’istituzione a cui affidarsi per dipanare i dubbi. Solo l’11% afferma che è il governo quello di cui si fida di più, e ancora meno, l’8%, nomina l’Ema. Di più sono coloro che invece nominano i presidenti di regione, il 21%, e il CTS e le autorità scientifiche come i virologi, il 25%.
Ma la maggioranza relativa, il 35%, e questo è significativo, non sa rispondere. E forse non si fida di nessuno
Metodologia dei sondaggi politici di EMG ancora non rilasciata
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