Sondaggi sugli Europei Swg, secondo il 16% vincerà l’Italia
Questo 2021 sarà reso anomalo dal Covid in vari modi. Oltre che per le restrizioni e i timori per la pandemia che rimangono si tratterà del primo anno dispari in cui verranno disputati sia un Campionato Europeo di calcio che delle Olimpiadi. Quelle che sempre per il Covid non si sono tenute lo scorso anno.
SWG ha quindi svolto per l’occasione degli speciali sondaggi sugli Europei e le Olimpiadi. Da cui risulta che per il 76% i due eventi sportivi sono un’occasione per tornare alla normalità. Allo stesso tempo per il 39%, che diventa il 45% tra le donne, non si sarebbero dovuti svolgere per problemi sanitari.
Per l’84% poi la partecipazione dell’Italia a Europei e Olimpiadi è un motivo d’orgoglio e il 20% andrà a festeggiare in piazza le vittorie italiane.
Gli stessi sondaggi dicono che gli Europei e le Olimpiadi saranno seguiti soprattutto in famiglia, da circa metà degli italiani. Mentre il 14% lo farà con amici, mentre il 9% all’aperto e nei locali (il 7% nel caso delle Olimpiadi), soprattutto tra i giovani.
Sondaggi sugli Europei Swg, per il 37% arriveremo comunque in finale
C’è un certo ottimismo sull’esito degli Europei. I sondaggi di SWG dicono che per il 37% arriveremo in finale e per il 16% addirittura vinceremo. Si tratta di più di metà degli intervistati.
Solo per l’8% ci fermeremo agli ottavi con l’Austria. Per il 14% usciremo invece ai quarti, e per il 25% alle semifinali
Un’altra domanda di questi sondaggi sugli Europei riguarda poi l’atteggiamento di Cristiano Ronaldo e Pogba che hanno snobbato gli sponsor, Coca Cola e Heineken, togliendo loro prodotti dal tavolo.
Gli italiano sono contradditori sul tono. Per il 61% hanno fatto bene, ma allo stesso tempo per il 65% sono incoerenti, perchè da queste aziende ricevono molti fondi.
Per una maggioranza analoga tra l’altro prodotti come questi che sono dannosi per la salute non dovrebbero essere scelti come sponsor per eventi sportivi.
Questi sondaggi sono stati realizzati tra il 16 e il 21 giugno con metodo CATI-CAMI-CAWI su 1200 soggetti