Blocco licenziamenti: Governo Draghi conferma la scadenza a inizio luglio

Pubblicato il 29 Giugno 2021 alle 10:05 Autore: Guglielmo Sano
Blocco licenziamenti: Governo Draghi conferma la scadenza a inizio luglio

Blocco licenziamenti: Governo Draghi conferma la scadenza a inizio luglio

Blocco licenziamenti: confermata la scadenza della misura a inizio luglio dal Governo Draghi. Riguarderà solo alcuni settori: alle aziende che usufruiranno della proroga verrà data la possibilità di utilizzare la cassa integrazione gratuita.

Blocco licenziamenti: confermata la scadenza a inizio luglio

Blocco licenziamenti: nel corso di una riunione avvenuta in serata – presenti oltre al Presidente del Consiglio Draghi anche i ministri Brunetta e Orlando, Franco e Giorgetti, Speranza, Bonetti e Patuanelli – il governo ha deciso di confermare la scadenza della misura che il Decreto Sostegni Bis, licenziato il 25 maggio scorso, aveva fissato per l’1 luglio. Sblocco in arrivo, quindi, ma solo per alcuni settori: di fatto è stata accolta la proposta del ministro del Lavoro Orlando che prevedeva delle eccezioni per i settori più in crisi.

Le novità verranno effettivamente messe nero su bianco attraverso un apposito decreto “ponte” che passerà al vaglio del CdM domani, mercoledì 30 giugno, cioè l’ultimo giorno utile per apporre delle modifiche al testo prima che lo sblocco entri in azione per come stabilito dal Sostegni Bis. Anche se l’ufficialità sui cambiamenti di regolamento si avrà solo domani, già si conosce in linea di massima il contenuto del provvedimento:

Quali eccezioni potrebbero essere previste?

Blocco licenziamenti: in breve, le aziende del manifatturiero e dell’edilizia potranno tornare a licenziare (o meglio non gli sarà più imposto il divieto di farlo), invece, il blocco resterà in vigore per il settore tessile, il settore abbigliamento, il calzaturiero e i settori ad essi collegati. Alle aziende di tutti questi comparti si darà ancora la possibilità di utilizzare la cassa in integrazione gratuita, con tutta probabilità, almeno fino a fine ottobre (18 settimane).

Non è da escludere al momento anche l’estensione del blocco anche ad altri settori: in tal caso il parametro sarebbe quello dell’incidenza della Cig Covid. Se un’azienda ha ampiamente utilizzato l’ammortizzatore sociale magari terminando le settimane a disposizione – questa sarebbe la logica del criterio – significa che è in difficoltà, dunque, gli si darà la possibilità di usufruire della proroga: niente licenziamenti fino a ottobre e, in parallelo, cassa integrazione gratuita.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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