Sondaggi elettorali SWG, Fratelli d’Italia ora è prima, con il 20,7%
Il momento era atteso, o temuto, a seconda dal lato da cui si guarda la cosa. E ora è giunto. Fratelli d’Italia ha superato gli alleati della Lega e ora è il primo partito italiano. Un traguardo mai raggiunto dalla destra in Italia.
Il partito di Giorgia Meloni cresce del 0,2% raggiungendo il 20,7% 4 decimali sopra quello di Salvini, che perde lo 0,3%.
In aumento sono anche gli altri inseguitori, però. Il PD, che va al 18,8% guadagnando due decimali, e soprattutto il Movimento 5 Stelle che cresce di ben il 0,6%, ed è ora al 16,6%. Ma per quanto? La rottura tra Grillo e Conte può portare a un colpo durissimo per le intenzioni di voto del Movimento. Ma lo vedremo eventualmente le prossime settimane.
Su anche Forza Italia, del 0,2%. Il partito di Berlusconi arriva così al 7%. E Azione, che raggranella un decimale e si porta al 3,9%.
Sinistra Italiana allunga le distanze dagli ex alleati di Articolo 1 aumentando del 0,2% e andando al 2,7%, contro il 2,3% del partito di Speranza.
Giù invece le forze minori. Italia Viva arretra del 0,2% e va al 2,1%, +Europa scende del 0,1% ed è ora all’1,8%, mentre sia i Verdi che Coraggio Italia perdono ancora di più, tre decimali, andando rispettivamente all’1,5% e all’1%
Le altre domande dei sondaggi elettorali di SWG riguardano poi i sentimenti di chi si reca a votare. Coloro che sono andati alle urne negli ultimi tre anni lo hanno fatto spinto soprattutto dalla speranza. Lo afferma il 53% degli intervistati, soprattutto quelli tra i 55 e i 64 anni. Mentre per il 22% prevale la fiducia. Rassegnazione e incertezza caratterizzano il 21% e il 18% di chi vota. L’interesse il 16%, con un picco del 25% curiosamente tra i più giovani.
Solo l’11% vota con rabbia
Sondaggi elettorali SWG, il 68% dice di votare sempre e comunque
Gli stessi sondaggi elettorali poi ci dicono che c’è un 68% di italiani che afferma di votare sempre. In particolare l’87% degli elettori del PD e l’84% di quelli della Lega, nonché il 77% dei pentastellati e degli over 54.
Solo il 32% decide di volta in volta, soprattutto se elettori di Fratelli d’Italia o giovani. E appare normale che proprio il partito che più cresce attira anche più elettori “saltuari”. È proprio per questo che è in ascesa probabilmente.
A livello di sistema di governo dagli stessi sondaggi elettorali emerge che vi è un 37% che è a favore di forme di democrazia diretta. Percentuale che diventa il 46% tra gli elettori del FdI e il 43% tra quelli del M5S.
Solo il 21%, il 43% nel caso dei democratici, è per una democrazia parlamentare, mentre il 24% vorrebbe più poteri per il premier. In particolare la pensa così il 48% dei leghisti.
Chi è per la democrazia diretta comunque pensa che sia opportuna soprattutto per i piccoli centri, e c’è sempre meno consenso su una sua adozione man mano che si sale di livello di governo e di dimensioni, anche se per il 53% comunque potrebbe essere adatta anche nella UE
Questi sondaggi elettorali di SWG sono stati realizzati con metodo CATI-CAMI-CAWI tra il 23 e il 25 giugno su 800 soggetti, e tra il 23 e il 28 giugno su 1.200 nel caso delle intenzioni di voto
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