Conte Movimento 5 Stelle: Pericolo scissione. Grillo torna a trattare

Conte Movimento 5 Stelle: Pericolo scissione. Grillo torna a trattare

Conte Movimento 5 Stelle: Pericolo scissione. Grillo torna a trattare

Conte Movimento 5 Stelle: Il fondatore dei pentastellati Beppe Grillo fa un passo indietro e, per timore di una scissione che si annunciava tutt’altro che indolore, torna a trattare con l’ex Presidente del Consiglio sulla leadership M5S.

Conte Movimento 5 Stelle: Grillo torna a trattare

Conte Movimento 5 Stelle: un dialogo difficile quello tra ex Presidente del Consiglio e fondatore pentastellato sulla leadership M5S. Un dialogo talmente difficile che sembrava essersi ormai concluso con una rottura definitiva. Tale strappo, però, era destinato a innescare la scissione del partito, da una parte i contiani dall’altra i grillini per farla breve: un’operazione che porterebbe pochi vantaggi, probabilmente nessuno, sia al primo che al secondo schieramento.

Dunque, si torna a trattare: il primo passo del nuovo tira e molla la scelta di Grillo di formare un comitato appositamente dedicato alla sottoscrizione di un’intesa. Sarà composto da 7 esponenti di spicco del Movimento, ne fanno parte Vito Crimi, Luigi Di Maio, Roberto Fico, Stefano Patuanelli e i capogruppo a Montecitorio, Palazzo Madama e Parlamento Ue Crippa, Licheri e Beghin: si occuperà di apportare delle modifiche allo statuto 5 stelle che possano soddisfare entrambe le anime del partito.

Pericolo scissione evitato?

Conte Movimento 5 Stelle: ormai da settimane aleggia sui pentastellati il rischio di una scissione. Il pomo della discordia la leadership del partito. Conte vorrebbe prenderne le redini ma godendo di piena libertà decisionale, Grillo – che vedrebbe il suo ruolo di garante nettamente ridimensionato in questo caso – non sembrava disposto a concedergliela. Consumatasi la rottura tra i due, Conte ha annunciato la volontà di fondare una propria formazione politica: molti parlamentari M5S, compresi alcuni ministri, avrebbero quindi cambiato casacca passando con l’ex Presidente del Consiglio, lasciando ai restanti un Movimento molto simile a quello pre esperienze di governo.

Tuttavia, la crisi di consensi accusata dal Movimento dal 2018 in poi (frenata dall’ipotesi di una leadership Conte) ha fatto raffreddare gli animi: una scissione non avrebbe fatto altro che creare due “partitini” destinati all’irrilevanza (almeno in Parlamento). Per tentare di essere ancora decisivi bisogna rimanere uniti: molto avrebbero insistito con Grillo su questo punto il titolare della Farnesina Di Maio e il Presidente della Camera Fico. Fondamentale adesso trovare la quadra sulla convivenza tra i due leder senza che nessuno appaia indebolito.  

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