Conte Movimento 5 Stelle: accordo con Grillo. Evitata la scissione?
Conte Movimento 5 Stelle: accordo con Grillo. Evitata la scissione?
Conte Movimento 5 Stelle: alla fine, trionfano i “pontieri”. Infatti, dovrebbe essere stata trovata l’intesa tra l’ex Presidente del Consiglio e il fondatore del partito. Un passo importantissimo per evitare la scissione che con tutta probabilità avrebbe seguito il mancato accordo tra i due. In cosa consiste il patto?
Conte Movimento 5 stelle: accordo con Grillo
Conte Movimento 5 Stelle: l’ex Presidente del Consiglio e il fondatore del partito sembravano arrivati ai ferri corti sulla questione della leadership. Nelle scorse settimane si sono scontrati duramente: da una parte l’avvocato del popolo chiedeva ampio margine di manovra sulla scelta della linea politica dei 5 Stelle, dall’altra, il comico genovese decisamente poco risposto a ridimensionare il suo ruolo di garante. Sembrava tutto pronto per il lancio di un partito incentrato proprio sulla figura di Conte ma, alla fine, i “pontieri” interni al Movimento sono riusciti a intavolare un compromesso.
L’annuncio dell’intesa è arrivato nel pomeriggio di ieri, domenica 11 luglio: Conte diventerà Presidente del partito e detterà la linea politica mentre Grillo continuerà a essere il garante dei principi pentastellati. Ancora non è ben chiaro come si tradurrà nel concreto questo nuovo assetto: il dato politico fondamentale è che almeno per il momento sembra scongiurato il rischio di una scissione (che comunque sembrava destinata a mettere più in difficoltà i grillini che i contiani).
M5S verso una “ristrutturazione” non semplice
Conte Movimento 5 Stelle: ancora poco chiaro il funzionamento della convivenza tra l’ex Presidente del Consiglio e Grillo. Tuttavia, pare che già nei prossimi giorni si predisporrà il voto sul nuovo statuto pentastellato, la carta dei valori voluta fortemente da Conte per iniziare la “ristrutturazione” dei 5 stelle. Questa consisterà soprattutto nel riassetto degli organi decisionali del partito: in pratica, Conte si ritaglierà il ruolo di leader “autonomo”, a Grillo dovrebbe spettare la nomina del Consiglio di Garanzia e del Collegio dei Probiviri (entrambi vigilano sulla condotta del partito nel suo insieme e dei suo rappresentanti in particolare).
Nonostante la netta separazione dei ruoli, però, tutto lascia pensare che il rapporto dei due sarà tutto tranne che semplice. Il primo banco di prova di certo l’esame a cui il Parlamento sottoporrà la Riforma della giustizia approvata dal CdM lo scorso weekend che sembra aver creato del malcontento tra i pentastellati (nonostante anche i ministri 5 Stelle l’abbiano avallata). Conte ha già detto che il Movimento si propone di modificarne alcuni aspetti attraverso la presentazione di emendamenti: parallelamente, Draghi starebbe cercando di convincere Grillo a spingere i parlamentari M5S a far passare il testo senza cambiamenti. Un tentativo di bypassare l’ex Presidente del Consiglio che di certo non fa pensare a una rapida distensione dei rapporti.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it