Sondaggi SWG, diminuiscono i cattolici, ma aumentano i superstiziosi

Pubblicato il 21 Luglio 2021 alle 18:22 Autore: Gianni Balduzzi
sondaggi cattolici

Sondaggi politici SWG, diminuiscono i cattolici, ma aumentano i superstizioni

Gli italiani sono sempre meno cattolici. Non sembra una notizia particolarmente nuova, sono decenni che diminuisce l’adesione alla Messa, la percentuale di quanti si sposano in chiesa o vengono battezzati. E però il dato peculiare degli ultimi sondaggi di SWG che si occupano anche di questo tema è che tale trend non sembra comportare invece una maggiore secolarizzazione della società.

Infatti se diminuiscono del 3% in un anno e addirittura del 12% in due quanti dicono di seguire la religione cristiana cattolica, che sono ora il 50%, aumentano quanti affermano di professare altre religioni. Sono ben il 17%. Erano solo l’11% due anni fa. Così come sono di più, l’8% contro il 5% nel 2019, quelli che credono a un’entità superiore, anche senza essere legati ad alcuna religione strutturata.

Coloro che non credono in nulla rimangono pochi, il 20%, il 2% in più rispetto al 2019, ma il 3% in meno sul 2020.

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Tuttavia per gli stessi sondaggi sono meno coloro che pregano, cattolici o meno. Passano in due anni dal 27% al 22% coloro che pregano tutti i giorni, e dal 36% al 31% quelli che lo fanno a volte. Giù anche quelli che lo fanno in situazioni particolari, mentre quasi raddoppiano gli italiani che non pregano mai, e che sono il 29%.

E però sono ancora maggioranza, il 55%, quelli che ritengono molto o abbastanza importante la religione o il credo filosofico seguito

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Sondaggi SWG, il 40% si dice superstizioso

I sondaggi SWG proseguono domandando agli italiani, cattolici, credenti e no, se svolgono attività di meditazione. La fa solo il 27%, ma tra questi vi sono anche coloro che l’hanno provato solo una volta. Solo il 4% lo fa sempre o spesso, il 9% ogni tanto, ma la maggioranza relativa, il 40%, non è interessato.

Comunque chi fa meditazione la fa prevalentemente da solo, nel 47% dei casi, o attraverso la pratica religiosa, per il 20%.

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Il dato però più sorprendente di questi sondaggi forse però è quello che riguarda la superstizione. Ben il 40% ritiene di essere superstizioso, il 5% sempre, il 35% solo in alcune situazioni. E soprattutto è visibile un trend di aumento negli ultimi anni. Credevano al malocchio o alla sfortuna il 36% degli italiani nel 2015, il 37% nel 2017 e appunto il 40% quest’anno.

Forse è vero che come si dice quando non si crede più in Dio si comincia a credere a ogni cosa?

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Questi sondaggi di sWG sono stati svolti con metodo CATI-CAWI su 1.500 soggetti tra il 15 e il 30 giugno 2021

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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