Comincia oggi la corsa democratica per la Casa Bianca ed inizia in Iowa, dove si svolge tradizionalmente il primo appuntamento della stagione delle primarie.
Ma quelle di oggi, i caucus, sono un tipo di consultazione diverso.
Le riunioni possono tenersi nelle chiese, nelle scuole, in vari luoghi pubblici o persino nelle case private e sono aperte a tutti quelli che si “iscrivono” al partito: basta la firma sotto un manifesto programmatico senza dover pagare quote né aderire a statuti.
I partecipanti si dividono in gruppi, spostandosi fisicamente in diversi angoli delle sale dedicate a seconda del candidato che appoggiano.
Subito dopo le 19 vengono eletti i cosiddetti “precinct captains”, incaricati di gestire l’evento elettorale. Poi i candidati o i loro rappresentanti hanno tempo per i loro interventi, quindi scatta la suddivisione volontaria degli elettori. Chi è indeciso può partecipare e, se vuole, rimanere neutro.
Il primo voto serve a identificare i candidati che si qualificano per un secondo turno. I candidati che non ottengono almeno il 15% dei consensi vengono esclusi.
I sostenitori degli sconfitti possono tuttavia a quel punto scegliere di appoggiare un altro candidato. Stessa facoltà è data agli incerti del primo turno.
L’esito definitivo del voto del caucus, sulla base quel quale vengono assegnati i delegati a ciascun candidato rimasto, è dato dal secondo conteggio.
I risultati sono infine comunicati a un ufficio centrale per via elettronica.
Nei 1.678 caucus verranno eletti 11.402 delegati che, con le convention a livello di contea, di distretti congressuali e a livello statale, eleggeranno i 41 delegati che rappresenteranno l’Iowa alla Convention Nazionale del Partito Democratico.