La Germania, un tempo sinonimo di stabilità per tutta la politica comunitaria europea, inizia a vivere un vero e proprio periodo d’incertezza.
La CDU, il partito di maggioranza del governo tedesco, resta senza una leadership a causa della decisione presa da Annegret Kramp-Karrenbauer, Presidente dell’Unione Cristiano-Democratica dal Dicembre 2018, di non candidarsi alle elezioni federali del prossimo anno.
L’annuncio sarebbe arrivato questa mattina: la delfina della Merkel, attualmente anche Ministro della Difesa, ha spiegato di voler “organizzare la candidatura alla cancelleria per l’estate, di voler preparare il partito per il futuro e di voler poi lasciare la presidenza della CDU”.
Un vero e proprio terremoto politico che lascia, non solo il partito, ma anche la stessa Germania con un vuoto di potere, soprattutto dopo la decisione della Cancelliera tedesca, Angela Merkel, di non candidarsi per un quarto mandato.
La crisi circa la leadership della AKK si è mostrata evidente dopo il caso di Turingia dove un esponente dei liberali dell’FDP, Thomas Kemmerich, era stato eletto Governatore grazie all’appoggio sia della CDU che degli estremisti di destra dell’AfD, arrivati secondi alle elezioni dell’omonimo Land con il 23,4%.
Una vicenda che ha spinto la stessa Merkel a scendere in campo e ad intervenire, rimarcando ancora una volta l’impossibilità di trovare punti di convergenza tra la CDU e l’AfD.
Nell’annunciare le sue dimissioni, Kramp-Karrenbauer ha citato l’esistenza di posizioni poco chiare di alcuni membri del partito nei confronti di AfD e di Die Linke, partito di estrema sinistra.
Tuttavia la stessa Merkel ha chiesto alla sua ex delfina di rimanere nel governo federale come Ministro della Difesa. Lo hanno riferito fonti della CDU, precisando che la cancelliera ha anche ringraziato Kramp- Karrenbauer per il lavoro realizzato.