Diversi ministri del governo britannico sono stati rimossi in un rimpasto già annunciato da settimane dal Primo Ministro Boris Johnson.
Si tratta di Sajid Javid (Cancelliere dello Scacchiere, l’equivalente del Ministro delle Finanze), Julian Smith (Ministro per l’Irlanda del Nord), Chris Skidmore (Ministro per la Scienza e l’Università), Esther McVey (Ministra per la Casa), Andrea Leadsom (Ministra per gli affari economici), Theresa Villiers (Ministra per l’Ambiente), George Freeman (Ministro per i Trasporti) e Geoffrey Cox (Procuratore generale).
Esclusi anche i viceministri Nusrat Ghani (Trasporti), Chris Skidmore (Istruzione) e George Freeman (Infrastrutture).
Viene invece preannunciata la promozione di Zac Goldsmith, fedelissimo di Johnson, ex candidato sindaco di Londra e noto ecologista, che si occuperà di Ambiente e sarà Ministro delegato alla CoP26 2020, la conferenza ONU sul clima presieduta dal Regno Unito in partnership con l’Italia.
Quasi tutti i silurati (Andrea Leadsom, Geoffrey Cox, Julian Smith, oltre a Javid) sono noti per aver messo in discussione idee di Johnson su singoli dossier durante le sedute del gabinetto.
Nel frattempo Downing Street ha annunciato che il 39enne Rishi Sunak, finora numero due del Tesoro, sarà il nuovo Cancelliere dello Scacchiere e responsabile della politica economica del Governo conservatore di Johnson.