Chi sono i Fratelli d’Italia?
Le rilevazioni dell’Istituto Ixè svolte in data 11 febbraio 2020 per Cartabianca testimoniano ancora una volta come Fratelli d’Italia sia ormai il quarto partito italiano. Giorgia Meloni è ormai stabilmente tra i leader più apprezzati, e il Times l’ha addirittura inserita tra le 20 personalità che potrebbero cambiare il mondo. Ma chi sono i suoi elettori?
I trend elettorali
Complice il declino ormai costante di Forza Italia, Fratelli d’Italia è da quasi sei mesi il quarto partito italiano dopo Lega, Partito Democratico e MoVimento 5 Stelle. L’ascesa del partito della Meloni è lenta ma inesorabile, infatti se alle europee prese solamente un misero 6,5% oggi può vantare ben il doppio dei voti, e la crescita è avvenuta in maniera regolare, quasi priva di cali.
Oggi Giorgia Meloni può infatti contare ben il 6% dei voti in più rispetto a Berlusconi, e solamente il 2,2% in meno rispetto al M5S, se si considera però il margine di errore massimo dichiarato del 3,10% non è da escludere che sia in realtà il terzo partito, trovandosi ora in parità statistica con il MoVimento.
Certo è che se il trend discendente dei grillini dovesse continuare i rapporti di forza potrebbero ribaltarsi presto tra questi due partiti, specie se la Lega (da cui FdI prende molti voti come vedremo) dovesse continuare a calare anch’essa.
Chi vota la Meloni?
Le Europee del 2019 certamente sono state una delle tornate elettorali migliori della storia per la destra italiana, con il 49,6% dei voti complessivi andati ai tre partiti della coalizione. A quasi un anno di distanza però sebbene la coalizione sia ancora al 47,4% la situazione interna pare essere mutata profondamente.
La Lega è infatti passata dal rappresentare il 34,3% degli italiani al rappresentarne il 28% (-6,3%), Forza Italia (allora secondo partito della coalizione) era già fortemente in crisi, ma nonostante ciò è passata dall’ottenere l’8,8% all’ottenere il 6,7% (-2,1%) e infine Fratelli d’Italia (unico dei tre partiti in crescita) è passata come detto dall’avere il 6,5% al 12,7% (+6,2%).
Del 6,7% che votarono per il partito della Meloni nel 2019 solo il 4,4% conferma oggi la scelta, ma questo dato non è per lei un problema poiché un altro 4,4% è arrivato dalla Lega (che ricordiamo aver perso il 6,3%) e un ulteriore 1,2% è giunto da Forza Italia (il quale ha perso il 2,1%).
Alla luce di questi dati emergono due fatti: il primo, poco sorprendente, è che la coalizione di centro-destra è caratterizzata da un’alta mobilità interna; il secondo è che questa mobilità interna favorisce nettamente Giorgia Meloni.
Inoltre, sebbene Fratelli d’Italia sia in crescita, va rimarcato come questa crescita sia strettamente legata alla coalizione: se da una parte riesce molto bene a intercettare la mobilità interna dell’elettorato di centro-destra, dall’altra fatica molto a conquistare il voto di altre forze politiche (dove pesca solo lo 0,7%) e non eccelle neanche tra gli astenuti (da cui prende un 2% non ottimo se si considera l’alto astensionismo delle europee).
Questo risultato però non sorprende dato che, all’interno della coalizione, FdI presidia la zona più estrema dell’asse politico.
Una donna che conta
Se i sondaggi sulle intenzioni di voto sorridono a Fratelli d’Italia, è innegabile che gran parte del merito appartenga alla sua leader.
In un sondaggio dove gli intervistati hanno dovuto esprimere il loro grado di fiducia verso i vari leader, la Meloni risulta infatti seconda solamente all’attuale Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, staccando di un non indifferente 4% Matteo Salvini: il protagonista politico indiscusso degli scorsi due anni in Italia, nonché segretario del primo partito della coalizione di centro-destra.
Se si guarda la classifica dei leader verso cui gli italiani provano molta fiducia invece, la Meloni balza al primo posto con il 13%, appena sopra l’alleato-rivale Salvini.
In particolare provano fiducia verso la politica romana il 97% degli elettori di FdI, il 74% degli elettori della Lega, il 57% degli elettori di Forza Italia, il 16% degli elettori del M5S, il 9% degli elettori del PD e il 18% degli indecisi/astenuti.
Alla luce di questi dati è probabile che in futuro sentiremo parlare molto di questa donna, e non dovrebbe dunque sorprendere se all’interno della coalizione essa cominci ad avanzare maggior pretese, sfidando, seppur indirettamente, l’attuale leader incontestato Salvini.