Si riaffaccia lo spettro del default per l’Argentina, secondo quanto emerso dall’ultima missione del Fondo Monetario Internazionale a Buenos Aires.
Il paese non è riuscito a combattere l’iperinflazione, la recessione (il PIL ha segnato -6% negli ultimi due anni) e l’elevato indebitamento (pari a quasi il 90% del PIL), mettendo così a rischio il rimborso di circa 100 miliardi di dollari tra prestiti e obbligazioni.
Il governo del Presidente Fernandez ha chiesto tempo per rilanciare la crescita.
Prima della dichiarazione del team dell’Fmi, l’indice Merval della Borsa di Buenos Aires ha chiuso in rialzo dello 0,61% a 38.390,84 punti. Il volume scambiato in azioni ha raggiunto 476,8 milioni di pesos (12,1 milioni di dollari al tasso di cambio del giorno).
Tutto rinviato alla prossima settimana, quando si deciderà sulle sorti dei bond argentini e sull’eventuale ennesimo default, il nono della storia del paese.