Fine della diaspora DC?

Pubblicato il 20 Febbraio 2020 alle 16:33 Autore: Riccardo Izzo

Dopo anni di polemiche e frammentazioni, pare essere finita la diaspora della Democrazia Cristiana. Il 20-21 Marzo è stata fissato a Roma il XX congresso della DC.  Ventesimo perché nonostante i congressi della vecchia DC della prima Repubblica fossero 18, l’ultimo nel 1989, la Cassazione con sentenza 25999 del 23/12/2010 ha sentenziato che la DC non è mai stata giuridicamente sciolta, dando così la possibilità di svolgere il diciannovesimo congresso nell’ottobre del 2018 e ora nel Marzo 2020 il ventesimo.

Fautori di questa nuova era per la DC, partiti movimenti e associazioni di ispirazione cristiana che hanno dato vita alla Federazione Popolare dei Democratici Cristiani, con l’obiettivo di dar vita a un partito di centro popolare che costituisca una valida alternativa all’estremismo di destra e al populismo.

Attualmente è stato costituito un comitato provvisorio di indirizzo in cui spiccano Lorenzo Cesa (segretario UDC) e Gianfranco Rotondi (Presidente della Fondazione DC, che avrebbe proposto come nome della nuova forza politica Partito del Popolo Italiano), oltre a Giuseppe Gargani, Paola Binetti, Publio Fiori, Ettore Bonalberti e Renato Grassi, quest’ultimo attuale segretario eletto nel 19esimo congresso.

Bisognerà vedere, dopo oltre 20 anni di dispute, se ci saranno ancora rivendicazioni e pretese sul simbolo o sulla continuazione della storia DC da parte di altri esponenti politici.