Il leader della Lega Matteo Salvini è stato ricevuto al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al quale aveva chiesto ieri un incontro. Al centro della discussione le proposte del Carroccio per affrontare l’emergenza del coronavirus “perché siamo preoccupati per i danni economici, oltre che per quelli sanitari” afferma il segretario leghista.
“Non vediamo – prosegue – prontezza e coerenza ma provo raccapriccio per qualcuno che apre inchieste contro i medici che stanno affrontando l’emergenza. Abbiamo trovato nel Presidente della Repubblica un interlocutore attento sul fatto che l’Italia debba riaprire tutto il possibile il prima possibile”.
“Noi vogliamo che l’Italia riparta. Con Conte non riparte”. Così ha risposto invece a chi gli chiedeva se la Lega è disponibile a un governo di solidarietà nazionale. “La Lega c’è per accompagnare il Paese fuori dal pantano, accompagnare il Paese al voto”.
Pronta la replica del Premier Giuseppe Conte: “Noi siamo un governo unito, lo siamo già”.
A stretto giro si associano le forze di maggioranza: “Non se ne parla. Ci mancherebbe pure. Con la Lega nessuna alleanza di governo”, dice il vicesegretario dem Andrea Orlando.
Niet anche da Liberi e Uguali: “Chiariamo, non c’è bisogno di alcuna ammucchiata – dice Nicola Fratoianni – per fronteggiare un virus influenzale. C’è bisogno solo che ciascuno in questo Paese faccia il proprio dovere, a tutti i livelli”.
“In un momento in cui l’unica preoccupazione dovrebbe essere superare le proprie appartenenze e lavorare insieme per rispondere al meglio alle urgenze del Paese, all’emergenza sanitaria e alle ripercussioni economiche, c’è chi pensa di sfruttare il coronavirus per una resa dei conti? Non posso immaginare qualcosa di più cinico!” dice dal M5S il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora.