Vermont: in casa del favorito

Pubblicato il 2 Marzo 2020 alle 13:53 Autore: Alessandro De Vita

Il Super Tuesday è uno dei momenti decisivi delle primarie democratiche 2020. Dei vari Stati che andranno al voto il prossimo 3 marzo, per scegliere il prossimo avversario di Donald Trump, uno dei meno incerti è sicuramente quello del Vermont, che vede il padrone di casa Bernie Sanders nettamente favorito rispetto a tutti gli altri candidati.

Il numero di delegati che esprimerà il Vermont è di 24, non molto influente se paragonato anche solo ad alcuni Stati che voteranno contemporaneamente durante il Super Tuesday ( il Texas ne eleggerà 261, la California addirittura 494).

Profilo dello Stato

 

Con poco più di 600mila abitanti, il Vermont è il 49esimo Stato americano in termini di popolazione.

Il 14esimo stato Usa è demograficamente omogeneo, composto prevalentemente da bianchi, che sono circa il 92%, con ispanici e afroamericani che compongono il 5% della popolazione.

L’economia del Vermont è basata sulla piccola-media impresa in settori diversificati. Da un punto di vista strutturale, l’economia del Vermont comprende una forte componente agricola, in particolare nel settore lattiero-caseario e, nell’ambito dell’alta tecnologia, riguardo lo sviluppo dei semiconduttori.

Il Vermont è uno degli Stati più all’avanguardia per ciò che concerne le politiche ambientali, anche grazie alla forte presenza di organizzazioni sul territorio ( tra le più famose vi è la bonnyvale environmental education center, che si occupa di sensibilizzare, fin dall’educazione primaria, i ragazzi riguardo la tutela del patrimonio ambientale).

Il Vermont è tra i primi Stati per la qualità del suo sistema scolastico e universitario. Oltre il 35% della popolazione dopo i 25 anni è laureata ( 7° in classifica tra gli Stati).

Sondaggi

Le previsioni riguardo l’esito di queste primarie sono talmente nette da non lasciare molte speranze agli avversari di Sanders. Secondo FiveThirtyEight, i sondaggi vedono il Senatore del Vermont al 51%, seguito da Buttigieg al 13% e da Warren al 9%. 

L’elevato numero di candidati fa perdere a Sanders consenso a livello percentuale rispetto alle primarie del 2016, quando vinse con l’85% dei voti contro Hillary Clinton.  

I dati, che mostrano un plebiscito a favore di Bernie Sanders, non sono tuttavia sorprendenti. La storia politica nello stato del Vermont del 78enne originario di Brooklyn inizia sin dagli anni 70, nei quali Sanders si è candidato sia come governatore che come senatore, senza tuttavia essere eletto. La sua prima grande vittoria nel territorio è nel 1980, anno in cui diviene sindaco di Burlington. 

Un altro risultato significativo lo ottiene nel 1990, quando diventa il primo indipendente ad essere eletto alla Camera dopo quarant’anni.

Inoltre, le politiche riguardo la tutela ambientale e il diritto allo studio, veri e propri pilastri dell’attuale campagna elettorale di Sanders, sono tra gli argomenti più sentiti da parte della popolazione dello Stato.

ll Vermont è da lungo tempo noto per la sua tradizionale politica progressista e per l’orientamento prevalentemente democratico, almeno nelle elezioni presidenziali americane ( Nel 2016, Hillary Clinton ha vinto con oltre il 60% contro Trump. In quelle del 2008, Barack Obama ha ottenuto il miglior risultato in percentuale di tutta la sua campagna presidenziale).