Guinea Bissau: un paese, due presidenti, due premier
Cipriano Cassama, Presidente dell’Assemblea nazionale della Guinea Bissau nominato Presidente ad interim, si è dimesso dalla propria carica, appena due giorni dopo aver ricevuto la nomina.
Cassama ha dichiarato di essere stato minacciato di morte e di rinunciare per evitare il rischio di una guerra civile.
Continua così la crisi politica e costituzionale nel paese africano. La commissione elettorale ha ripetutamente dichiarato l’ex generale Umaro Sissoco Embalo vincitore, dando il via all’avvicendamento con il Presidente uscente Jose Mario Vaz.
Tuttavia, il principale sfidante di Embalo, Simoes Pereira il cui partito PAIGC detiene la maggioranza in parlamento, non ha riconosciuto il passaggio dei poteri, dichiarandolo illegittimo. La Corte Suprema non ha inoltre autorizzato il giuramento del neo-eletto Capo dello Stato.
Di tutta risposta, Embaló ha organizzato una cerimonia alternativa, dal valore simbolico poichè presenziata soltanto dagli ambasciatori di Gambia e Senegal quali rappresentanti della comunità internazionale, e nominato Nuna Gomes Nabiam come Primo Ministro. Il Premier uscente Aristides Gomes si è però rifiutato di dimettersi.
Pertanto nel paese africano permane il clima di instabilità politica e il timore di un golpe militare, rafforzato dalla presenza di due pretendenti alla presidenza, un Presidente ad interim dimissionario e due Primi Ministri avversari.
I militari hanno presenziato alla cerimonia di giuramento di Embalo e già da venerdì i più alti ufficiali hanno preso il controllo delle più importanti istituzioni.
Dal canto suo la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS) ha lanciato un monito all’autoproclamato Presidente, ricordandogli che il processo elettorale non è terminato, dal momento che è necessario attendere la proclamazione ufficiale della Corte Suprema.