Giorni duri anche per l’economia d’oltralpe. L’AFP (Agence France-Press) ha calcolato una perdita di fatturato stimata a un miliardo di euro, causata dall’impatto dell’emergenza Covid-19 sui consumi francesi. Diversi i settori coinvolti, dall’industria e il commercio fino al turismo e all’agro-alimentare. Tra le perdite più significative, riportiamo quella di Schneider Electric, multinazionale francese specialista in energia e automazione, la quale ha registrato un impatto negativo di 300 milioni di euro sul fatturato del primo trimestre; Schneider Electric conta una fabbrica a Wuhan e il mercato cinese rappresenta il 15% del suo giro d’affari. O ancora il gruppo AirFrance-KLM, il quale ha stimato una perdita tra i 150 e i 200 milioni di euro. Infine Danone, gigante alimentare internazionale, riporta un mancato guadagno pari a 100 milioni di euro nel primo trimestre; la Cina rappresenta il secondo mercato più grande di Danone per volumi di vendita, generando il 10% circa del fatturato totale dell’azienda.
Per far fronte alle problematiche economiche causate dall’attuale emergenza sanitaria, il ministro dell’economia e delle finance francese, Bruno Le Maire, ha annunciato, martedì 3 Marzo, un rafforzamento delle misure di sostegno alle imprese, decidendo di ricorrere alla “cellule de continuité économique”, un dispositivo di gestione di crisi attivato dal Ministero dell’Economia e Finanze in caso di forti impatti negativi sull’economia nazionale, il quale permetterà di gestire in tempo reale l’impatto dell’epidemia e di coordinare le attività gestionali con i vari settori economici interessati.
Uno dei primi provvedimenti, annunciato dallo stesso ministro Le Maire, riguarderà l’annullamento di penalità per le imprese che registreranno ritardi nell’erogazione di servizi alla collettività, dato che il virus verrà considerato come “caso di forza maggiore”.
Il Medef, Movimento delle Imprese di Francia, si dice “soddisfatto” dei provvedimenti finora adottati dal governo, ma annuncia che “misure più vigorose”, come degli “sgravi fiscali”, saranno necessari qualora la situazione dovesse aggravarsi.