Joe Biden verso la nomination

Pubblicato il 11 Marzo 2020 alle 10:11 Autore: Domenico Maria Pellecchia

Questa notte si è tenuta una nuova tornata elettorale delle primarie del Partito Democratico americano, esattamente una settimana dopo la grande vittoria di Joe Biden nel Super Tuesday. L’ex-Vicepresidente di Obama guida infatti la classifica con 652 delegati, davanti a Bernie Sanders che invece ne conta 575.

L’America arriva al voto con una brutta notizia: il Coronavirus è diventato realtà e comincia a spaventare, nonostante le parole di Trump. I due candidati in corsa hanno annullato i loro eventi elettorali di questa notte, dimostrando la serietà della minaccia.

Nonostante questo, sembra che gli elettori del Partito Democratico abbiano deciso di non di disertare le urne per scegliere chi sfiderà Trump a Novembre. L’affluenza non ha fatto registrare il calo che alcuni giornali si aspettavano, dopo gli ultimi avvenimenti.

Chi ha vinto e dove, questa notte

Questa notte hanno votato Washington, Missouri, Michigan, Mississipi, Idaho e North Dakota, insieme ai democrats abroad. Durante la settimana, diversi sondaggi davano Biden in vantaggio in tutti gli Stati tranne in quello di Washington, dove la corsa sembrava un testa a testa:

Proiezioni di FiveThirtyEight

 

Biden ha vinto senza alcuna fatica in Mississipi, con un risultato che lo vede in testa con l’81% dei voti; vince il Michigan con il 52,9%, in Missouri con il 60,1% e in Idaho con il 48,9%.

Negli Stati di Washington e North Dakota invece la sfida vede ancora un testa a testa con Sanders momentaneamente in vantaggio, pur con margini molto ristretti.

Mappa degli Stati i cui si è votato. Fonte: Real Clear Politics

 

Conteggio dei delegati ottenuti da ciascun candidato. Fonte: Bloomberg media

 

Una prima considerazione di questa notte è che il voto afro-americano, come testimonia il risultato del Mississipi, è stabilmente nelle mani di Uncle Joe: Sanders arriva solo al 15,1% dei consensi.

In Michigan, Sanders vinse nel 2016 dimostrando come il suo risultato nacque dall’insofferenza verso Hillary Clinton. Una volta trovato un candidato moderato del Partito che andasse bene ai dem, non c’è stata storia.

Cosa ci si aspetta ora

La campagna di Bernie Sanders ha dimostrato molti limiti nell’allargare i consensi, sbattendo contro il riallineamento del Partito Democratico verso la piattaforma di Biden. Hanno influito e molto gli endorsement ricevuti dagli altri candidati democratici ritiratisi nelle ultime settimane.

Questa notte Biden aveva già commentato parlando da vincitore. Tuttavia nei prossimi appuntamenti di Marzo saranno più di 500 i delegati da assegnare, e Sanders proverà ad accorciare il distacco ormai divenuto importante, in termini di delegati.

Tweet di Joe Biden dopo gli exit-poll di questa notte

Non è chiaro come il senatore del Vermont potrebbe ridurre la distanza e vincere negli altri Stati, perché il Joementum ha dimostrato di non aver ancora esaurito le energie. I limiti della campagna grassroot di Sanders cominciano a pesare, mentre il Partito Democratico comincia a sperare in Biden per togliere la Casa Bianca dalle mani di Trump.

Tra una settimana si voterà in Arizona, Florida, Illinois e Ohio, per un totale di 577 delegati. Biden dopo questa notte dovrebbe far rilevare una sua rimonta anche in questi sondaggi, e punterà a vincere anche in quell’occasione.