Sondaggio Ixè: recupera il PD, cala ancora la Lega

Pubblicato il 11 Marzo 2020 alle 21:35 Autore: Giovanni Andrea Cerrina

Le nuove rilevazioni effettuate dall’Istituto Ixè per Cartabianca in data 10 marzo confermano più di un trend. In particolare sono confermate la crescita lenta e incostante del PD, l’altrettanto lenta discesa della Lega, la stagnazione del MoVimento 5 Stelle e la forza della Meloni.

La crescita del Partito Democratico

Sicuramente la novità principale è il nuovo distacco minimo post-europee tra PD e Lega. Il PD ha infatti guadagnato un altro mezzo punto percentuale (tra il 25 febbraio ed il 3 marzo aveva già guadagnato lo 0,4), mentre la Lega ha perso un altro 0,2% da sommarsi allo 0,5% perso nella settimana precedente. Per quanto questi scostamenti siano minimi, impressiona certamente la distanza odierna tra i due partiti: 4,5 punti percentuali.

Per la prima volta da più di un anno il titolo di primo partito appare dunque contendibile, e se da una parte il trend di avvicinamento era già delineato da mesi, dall’altra è legittimo pensare che probabilmente il virus abbia causato quello che viene chiamato un effetto “rally around the flag”, ovvero uno stingersi attorno al governo per superare il momento di crisi.

Va segnalato tuttavia che per ora il trend positivo e il possibile effetto corona virus hanno riportato il PD al 22,5%, meno del 22,7% delle europee.

Il calo di Salvini, l’ascesa di Fratelli d’Italia

Se da una parte il PD sale, dall’altra il centro-destra non scende. I tre partiti della coalizione pesano infatti complessivamente il 46,5%, ovvero solo il 3,4% in meno rispetto al 49,6% delle europee. Se la variazione è minima considerando il peso della coalizione, non lo sono le variazioni interne: ormai Forza Italia è stabilmente la terza forza con percentuali che oscillano intorno al 6%, la Lega continua a calare (meno 7,3% dalle europee) e la Meloni, dopo una crescita di ben 7,2 punti percentuali dalle europee al 25 febbraio 2020, si sta stabilizzando intorno al 13,5%.

Quanto emerge è che se da una parte Forza Italia è un partito fondamentalmente in attesa di non si sa bene cosa, e dall’altra la Lega è in lento declino, fra i due Fratelli d’Italia potrebbe essere il nuovo motore della coalizione, sempre che la battuta d’arresto delle ultime due settimane sia temporanea, magari anche questa causata dall’emergenza, e non l’indice del raggiungimento di un tetto.

Il MoVimento 5 Stelle

Il calo del M5S fa anch’esso parte di un trend ormai ben delineato. Sebbene questa settimana sia calato solamente dello 0,1% dopo essere cresciuto dello 0,8% nelle scorse due settimane, l’impressione è che il trend iniziato all’indomani della nascita del governo giallo-verde sia destinato a durare.

La colpa di questo calo è probabilmente in parte anche dei voti perduti verso il centro-sinistra, il quale si è sostituito al centro-destra (leggasi Salvini) nel sottrargli voti, ma gli avvicendamenti interni sicuramente non hanno giovato.

Nelle prossime settimane avremo modo di vedere se la situazione emergenziale darà una boccata d’ossigeno ai pentastellati o se verranno mediaticamente eclissati dal Partito Democratico nella gestione di questa.

Centro-sinistra: non solo PD

Oltre al Partito Democratico in crescita, all’interno del centro sinistra si confermano le difficoltà di Renzi, il cui partito è in calo costante da gennaio, e la crescita di “La sinistra”, che è ormai stabilmente il secondo partito della coalizione sebbene con solo il 3,3%. Seguono Italia Viva con il 2,6%, +Europa con il 2,3%, Europa Verde con l’1,9% e Azione con l’1,1%.

Il governo di Conte

In questo momento di crisi sicuramente la figura del Presidente del Consiglio sta pesando molto: se i vari partiti facenti parte del governo pesano complessivamente il 44% (il 2,5% in meno rispetto alla coalizione di centro-destra), Conte risulta il leader che ispira più fiducia con il 42%, seguito da lontano dalla Meloni al 34%.

Questo dato impressiona ancora di più se si considera che solamente il 40% degli italiani ha fiducia nel governo nel suo complesso. Va però segnalato come nella classifica dei leader che godono di molta fiducia il Presidente del Consiglio sia secondo dietro Salvini.