È in corso uno scontro politico in Bolivia fra il governo provvisorio, instauratosi lo scorso Novembre dopo le dimissioni obbligate dall’Esercito dell’ex Presidente Morales, e l’Assemblea Legislativa Plurinazionale.
La Presidente ad interim Jeanine Áñez si è infatti rifiutata di licenziare il Ministro della Difesa Luis Fernando López nonostante una mozione di sfiducia votata dai 2/3 dell’assemblea che, sulla base dell’articolo 158 della Costituzione Boliviana, ne imporrebbe quindi il licenziamento.
Il motivo della mozione di sfiducia, indicato dalla ALP, sarebbe il ruolo avuto dal ministro durante il colpo di stato ai danni del Presidente Morales lo scorso novembre, ritenuto come un attacco alla democrazia boliviana.
Dal canto suo il governo giudica invece il suo operato positivamente e Áñez ha infatti affermato che López “ha lavorato e ha dimostrato che la sua lealtà ed il suo impegno per la democrazia” e che questa mozione di sfiducia è solo una mossa politica dell’ex Presidente Morales volta a “creare caos e sconforto”.
Áñez si è quindi non solo rifiutata di delegittimare López ma lo ha addirittura, nella giornata di ieri, reinvestito ufficialmente del ministero della difesa in una cerimonia nel palazzo presidenziale.
Dal canto suo invece la Presidente dell’Assemblea Legislativa Plurinazionale, Eva Copa, ha sottolineato che da venerdi il Ministro López è de facto delegittimato e che quindi le sue azioni sono annullate di diritto.