Nonostante il coronavirus e le preoccupazioni legate a tale pandemia, Il Titano si prepara all’insediamento dei suoi due nuove Capitani Reggenti, che avranno il ruolo di Capi di Stato nei prossimi 6 mesi, funzione che eserciteranno in modo collegiale. Il 17 marzo c’è stata l’elezione per il semestre aprile-ottobre: Grazia Zafferani del partito “Rete” ed Alessandro Mancini di “Noi per la Repubblica”.
Funzioni
I Capitani Reggenti sono i Capi di Stato della Repubblica di San Marino ed esercitano collegialmente questa funzione. Si possono considerare anche Capi di Governo in quanto presiedono il Congresso di Stato (l’equivalente del Consiglio dei ministri) e sono anche Presidenti del Parlamento in quanto regolano i lavori del Consiglio Grande e Generale, l’organo legislativo della Repubblica.
Inoltre, i Capitani Reggenti presiedono alcune Commissioni particolari, possono decidere spese non previste a bilancio ed emettere Decreti che poi saranno ratificati dal Consiglio Grande e Generale. I Capitani Reggenti godono di specifiche prerogative: hanno la precedenza su tutte le altre autorità, diritto al titolo di Eccellenza (diritto esclusivo), non possono essere passati in giudizio né essere soggetti ad atti esecutivi di alcun tipo.
Tra le altre competenze vi è lo scioglimento del Consiglio Grande e Generale nei casi stabiliti dalla legge; ricevere le istanze referendarie e le iniziative legislative popolari e vigilare sul corretto espletamento delle rispettive procedure; fissare la data di svolgimento dei referendum e delle elezioni dei Capitani di Castello e delle relative Giunte; accreditare i rappresentanti diplomatici sammarinesi e ricevere le lettere credenziali dei rappresentanti diplomatici esteri. Ai Capitani Reggenti compete altresì il potere di promulgare e mandare a pubblicazione le leggi approvate dal Consiglio Grande e Generale.
Elezione
Nei secoli si sono susseguiti vari i sistemi adottati per la nomina dei Reggenti: inizialmente essi venivano eletti da dodici consiglieri; dal 1483 al 1945 l’elezione avveniva a sorte, all’interno del Consiglio si sceglievano alcune coppie di consiglieri ritenuti idonei a sostenere questo delicato incarico e tra questi si sorteggiava la coppia dei nuovi Reggenti.
L’elezione è regolata della Legge Qualificata del 2005: essa si svolge a scrutinio segreto a maggioranza dei consiglieri votanti. In tale circostanza la seduta è valida con qualsiasi numero di consiglieri. La votazione avviene in un giorno della seconda decade di marzo (per la Reggenza del semestre 1° aprile – 1° ottobre) e settembre (per la Reggenza del semestre 1° ottobre – 1° aprile) convocata dal Consiglio Grande e Generale nelle ore pomeridiane.
In quella occasione la Reggenza protempore, accompagnata dai Segretari di Stato e dai Consiglieri, scortata dalla Guardia del Consiglio e dalla Banda Militare, si reca in corteo alla Pieve per assistere al rito propiziatorio all’altare del Santo Marino affinché il Consiglio stesso sia ispirato nella scelta dei nuovi Capitani Reggenti.
La Reggenza, dopo essere tornata al Palazzo Pubblico, apre la seduta e la dichiara valida qualunque sia il numero dei Consiglieri presenti. Quindi viene formato il seggio per il controllo della votazione formato da tre Segretari di Stato (Interni, Esteri, Finanze), un Pro-Cassiere, un Pro-Fiscale e due Assistenti (tutti e quattro estratti a sorte tra i Consiglieri non eleggibili alla carica di Capitano Reggente).
I Consiglieri votano indicando i due nominativi prescelti, risulta eletta la coppia di Consiglieri che abbia ottenuto il più alto numero di suffragi, ma è necessario ottenere un numero di voti uguale o superiore alla metà più uno dei presenti alla seduta. In caso di mancata elezione, si procede al ballottaggio tra la coppia con i maggiori voti; al termine del ballottaggio viene eletta in ogni modo la coppia che abbia ottenuto il maggior numero di voti favorevoli.
Dopo l’elezione dei nuovi Capitani Reggenti, da parte del Consiglio Grande e Generale, si procede alla loro proclamazione. Dopo tre squilli di tromba, il Segretario di Stato per gli Affari Interni dà l’annuncio dal balcone centrale del Palazzo Pubblico con la seguente formula:
“Per ordine della Ecc.ma Reggenza pro tempore annuncio al popolo della libera Terra di San Marino, che il Consiglio Grande e Generale, nella seduta odierna, invocata l’assistenza del nostro glorioso Patrono, per la salute e la libertà della nostra antica Repubblica, ha eletto Capitani Reggenti il semestre …. i Signori ….”
I requisiti per essere eletti Capitani Reggenti sono:
1) avere un’età superiore ai 25 anni;
2) essere consigliere;
3) non aver ricoperto la carica di Capitano Reggente nei tre anni precedenti (cosiddetta “legge del divieto”, si narra sia vigente dal 1560);
4) possedere la cittadinanza originaria;
5) non avere pendenze giudiziarie. Alla carica di Capitano Reggente non si può rinunciare. Essa prevale su ogni altra carica, che deve essere abbandonata in caso di elezione.
La Reggenza e le donne
L’accesso delle donne all’Istituto Reggenziale è recente. Il diritto di voto attivo alle donne venne introdotto, al momento solo come principio, nel 1958. Di fatto solo con le elezioni del 1964 arriva il concreto esercizio del diritto di voto. Un contributo notevole per l’affermazione di questo diritto viene dato dal Comitato per l’emancipazione della donna, nato nel 1955. Nel 1973 venne riconosciuto dell’elettorato passivo. Il 1° aprile del 1981, Maria Lea Pedini, diventa la prima donna alla più alta carica dello Stato.
I nuovi Reggenti e la loro elezione
Come detto in precedenza, il 17 marzo sono stati eletti Alessandro Mancini e Grazia Zefferani, che prenderanno il posto di Luca Boschi e Mariella Mularoni. L’elezione è avvenuta in una seduta lampo, data anche dall’emergenza coronavirus, tutte le procedure sono state eseguite in osservanza delle misure sanitarie. La cerimonia nella Basilica del Santo è stata ridotta nei numeri per consentire il rispetto delle distanze di sicurezza. Di ritorno a Palazzo, i Consiglieri sono stati chiamati in ordine alfabetico dall’Ufficio di Segreteria per la votazione. In aula erano presenti solo la Commissione per lo scrutinio e le procedure di spoglio assieme agli Organi di Polizia per sorvegliare l’osservanza del decreto.
GRAZIA ZEFFERANI
Nasce il 31 Dicembre 1972. È Consigliera di Rete. Dopo aver lavorato come imprenditrice nel campo dell’abbigliamento, con l’arrivo del terzo figlio lascia la società pur rimanendo nel campo del commercio. Si definisce una “lavoratrice nel sociale”. È impegnata da sempre nel volontariato, dove nel 2009 fonda l’Associazione Pro Bimbi. Nel 2012 è tra i fondatori del Movimento Rete di cui diventa Presidente. L’anno successivo entra per la prima volta in Consiglio e viene riconfermata per tre legislature.
ALESSANDRO MANCINI
Nasce il 4 ottobre del 75. Libero professionista, aderisce nel 92 al Partito Socialista Sammarinese. Nel 2005 entra nella Direzione del neonato Partito dei Socialisti e dei Democratici. L’anno successivo viene eletto per la prima volta in Consiglio e sale alla Reggenza per il Semestre Aprile –Ottobre 2007. Nel 2009 crea il Partito Socialista Riformista Sammarinese che nel 2012 si fonde con il Nuovo Partito Socialista dando vita al Partito Socialista. Ne presiede il Gruppo Consiliare dal 2016 al 2019. Nella legislatura corrente, eletto nel Gruppo Consiliare di Noi per la Repubblica, è anche Membro della Commissione Urbanistica e del Gruppo Sammarinese Unione Interparlamentare.
Nella giornata di ieri, come da tradizione ma con la sola presenza dei successori, Luca Boschi e Mariella Mularoni hanno tenuto l’indirizzo di saluto al termine del semestre reggenziale. I due capi di stato uscenti hanno inviato un abbraccio ideale ai due successori ed a tutti i cittadini della Repubblica, hanno inoltre chiesto responsabilità e auspicando coesione, invitando inoltre ad avere fiducia.
La cerimonia di insediamento che si terrà oggi sarà molto limitata per via dell’emergenza coronavirus e si svolgerà solo al Palazzo Pubblico, alla sola presenza dei rappresentati delle autorità e dei familiari. I Capitani Reggenti eletti pronunceranno il discorso d’ingresso e riceveranno i Collari di Gran Maestro dell’ordine di San Marino.