Fase 2, Governo valuta riaperture in alcune Regioni per parrucchieri, bar, ristoranti e pub
L’esecutivo guidato dal Premier Giuseppe Conte sembra essere vicino a dare il via libera alla riapertura anticipata, già dal 18 maggio, di alcune attività commerciali. La decisione finale è attesa a ore.
Il piano presentato dal Premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa del 26 aprile lasciava presagire, senza troppi giri di parole, a una riapertura unitaria di tutte le attività commerciali a partire dal 1 giugno. Una data che, però, potrebbe essere anticipata di qualche settimana. Almeno in alcune Regioni.
Il Governo negli ultimi giorni, dopo le continue pressioni dei sindacati, delle imprese, di alcuni esponenti della maggioranza – come l’alleato belligerante Matteo Renzi – e delle Regioni, sembra cedere alla volontà di riaprire già dal 18 maggio.
Una riapertura che non potrà prescindere dai dati epidemiologici che verranno rilasciati nei prossimi giorni e dalle linee guida dell’INAIL per la sicurezza e prevenzione di quelle attività che sono ritenute principalmente a rischio: parrucchieri, bar, ristoranti e pub, per l’appunto.
POSIZIONE DEL PREMIER
La riapertura di alcune attività commerciali è stata anche confermata dallo stesso Presidente del Consiglio. “Dal Governo non c’è alcuna volontà di protrarre questo lockdown residuo. Se c’è la possibilità di anticipare qualche data, possiamo anche valutare delle aperture ulteriori”, ha affermato Giuseppe Conte nell’incontro con Rete Imprese Italia.
Quindi, se i dati sui contagi nei prossimi si attestassero sulle attuali percentuali senza un aumento dei casi e con la curva epidemiologica in discesa, verrà valutata la riapertura delle attività commerciali. La conferma ulteriore arriva proprio in un’intervista all’AGI: “A chi ha ancora l’attività chiusa dico che, continuando con il senso di responsabilità sin qui dimostrato, in molti territori si potranno anticipare le riaperture già nei prossimi giorni di maggio”.
LA SOLUZIONE DEL MINISTRO PER GLI AFFARI REGIONALI
Secondo il Ministro Francesco Boccia si deve prendere in considerazione la possibilità di riaprire ma solo con cognizione di causa. L’idea del Ministro – e dell’esecutivo – è quindi quella dell’apertura differenziata per Regione. “Tutti noi vogliamo arrivare alle differenziazioni territoriali. Dal 18 maggio molte attività potranno riaprire, ma lo si dovrà fare in sicurezza, e le Regioni che decideranno di farlo senza il rispetto delle linee guida Inail se ne assumeranno la responsabilità”
L’Italia – Covid19 permettendo – si prepara a ripartire. Governo centrale e Regioni adesso lanciano la palla agli italiani che saranno chiamati ad osservare rigorosamente le linee guida di sicurezza e prevenzione che presto verranno rilasciate. L’Italia, forse, sta riaccendendo i motori.